In Russia, sta destando scalpore il caso di omicidio causato dalla moglie nei confronti del marito. La dinamica è del tutto inaspettata.
In Russia, nella città siberiana di Novokuzneck, è accaduto qualcosa che ha fatto parlare e discutere molto. I casi in cui la moglie uccide il marito si sono verificati ma difficilmente con una dinamica del genere.
E’ successo tutto dopo una serata in cui i due coniugi avevano bevuto troppo. Da lì la lite tra T. e A. Dopo la lunga e forte discussione, si è verificato il decesso dell’uomo. Per i primi soccorsi non c’è stato nulla da fare.
Lite domestica tra moglie e marito in Russia: finisce in tragedia
Nel mentre della lite, la figlia della coppia ha provato a chiedere aiuto i vicini. Questi, però, non hanno in alcun modo di prestare supporto perché si trattava di una lite domestica.
Dopo il decesso, l’autopsia ha stabilito le cause della morte: asfissia dovuto al blocco dell’apparato respiratorio. Causato dal fatto che la sua faccia fosse stata incuneata nel materasso. Da qui, l’idea degli inquirenti che fosse stata la moglie. T., donna in sovrappeso, si sarebbe seduta sul collo in modo da impedire qualsiasi movimento dell’uomo e soffocarlo con le proprie natiche.
T. nelle prime dichiarazioni ha parlato di volontà di calmare il marito, dato che il suo stato non gli permetteva di essere lucido e continuava a gridare. Dichiarazione smentita, dalle ultime analisi, in cui si sostiene che la dinamica sia stata volontaria. La 45enne si sarebbe seduta sul collo e avrebbe liberato l’uomo solo nel momento lui avesse chiesto scusa.
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Alla fine la donna è finita sotto processo con l’accusa di omicidio per negligenza. Lei ha sempre sostenuto che non voleva uccidere il marito. Alla fine, la prima sentenza è stata di 18 mesi di lavori correttivi con l’aggiunta dei danni morali che ammontano a circa 3 mila euro. Come detto in precedenza, sono arrivate altre prove che potrebbero aggravare la situazione di T.