Israele, la diretta dell’inviato Elia Milani di Mediaset News a Gerusalemme viene interrotta dall’esplosione di colpi di arma da fuoco.
«In fondo là vedete le ambulanze…non sappiamo ancora… ecco guardate», poi il vuoto. L’inviato Elia Milani di Mediaset News per TGCOM24, esperto di reportage in zone di guerra, viene improvvisamente interrotto durante la sua diretta da Gerusalemme, la capitale contesa di Israele e Palestina. L’interruzione è dovuta ai colpi esplosi da alcune armi da fuoco.
Israele contro Palestina, l’inviato al centro del conflitto
Siamo proprio a Sheikh Jarrah, il quartiere prevalentemente palestinese nell’est della città epicentro delle tensioni degli ultimi giorni, non lontano dalla moschea sacra di Al-Aqsa.
Non è chiara la dinamica dei fatti, ma un collegamento di qualche minuto più tardi rassicura circa la salute e la sicurezza degli inviati Mediaset. Milani spiega che per fortuna si è trattato di un semplice proiettile di gomma, venuto non si sa ancora da dove. Tanta paura, per fortuna immotivata.
Eppure, la paura non era infondata. la situazione nella città di Gerusalemme, nei territori occupati e nelle città israeliane rimane delicatissima. I bombardamenti dell’aviazione israeliana continuano a devastare Gaza, mietendo decine di vittime. Nel frattempo Hamas continua a bersagliare i quartieri ebraici. La violenza continua anche nelle strade, tra cittadini che condividono lo stesso documento di identità ma appartengono a due fedi diverse.
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Il ruolo della stampa nel conflitto è molto delicato. I bombardieri dello Stato Ebraico hanno distrutto con scorso preavviso la sede di AP e Al-Jazeera, in territorio palestinese. Con il surriscaldarsi della tensione nella terra dei due popoli, la situazione per i giornalisti potrebbe peggiorare.
Ci si augura non in modo significativo e preoccupante. Per il momento, Elia Milani e la sua troupe stanno bene, e bisogna rallegrarsene.