La PM Maria Angioni ha raccontato delle proprie ipotesi sul caso Denise Pipitone. Alcune dichiarazioni sono state scioccanti.
Il caso Denise Pipitone continua ad infiammare i talk di tutta Italia. Questo in un certo qual modo porta gli inquirenti a spingere sull’acceleratore per le indagini. Ad oggi non vi sono ancora delle novità sostanziali, ma qualcosa si sta sicuramente muovendo attorno rispetto a questi ultimi 17 anni.
Mamma Piera, che invece non si è mai arresa, spera che tutto questo possa portare ad una risoluzione del caso. Negli ultimi giorni a dare nuova linfa alla questione ci ha pensato anche una lettera che è arrivata all’avvocato Frazzitta, dove vi sarebbero nuovi elementi.
Le ipotesi sul rapimento di Denise Pipitone
Per completare il puzzle però c’è bisogno di nuovi tasselli. Proprio per questo il legale di Piera Maggio da giorni chiede a gran voce all’anonimo mittente di mettersi in contatto con loro per poter dare qualche altro chiarimento di quello che sa.
Intanto questa mattina la PM Maria Angioni, durante la trasmissione Mattino Cinque, ha raccontato delle ipotesi fatte sul caso Denise Pipitone: “Quel testimone doveva essere tutelato. Purtroppo quello che è mancato è stata la possibilità di poter fare serenamente delle contestazioni al signor Della Chiave. Questa vicenda è stata complicata dal fatto che sulla scena del crimine c’era tanta gente. Tante persone che rientravano nella famiglia e hanno fatto qualcosa di sospetto. Questo ha complicato le indagini”.
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Ha poi proseguito: “Noi non sappiamo esattamente chi ha preso la bambina. Secondo la mia ipotesi più persone hanno lavorato a questo sequestro e ci sono stati più passaggi di mano della bambina”. La speranza è che Denise possa un giorno tornare da sua madre.