Gran Bretagna, i cittadini europei vengono espulsi: gli italiani i più colpiti

La Gran Bretagna, dopo la Brexit, sta usando metodi poco ortodossi nei confronti degli europei e specialmente nei confronti degli italiani.

Gran Bretagna (AdobeStock)
Gran Bretagna (AdobeStock)

Con la Brexit, in Gran Bretagna si è avuto un forte scossone. La decisione del popolo inglese ha fatto cambiare alcune carte in tavola sia sotto il profilo economico che quello di regolamentazione.

Il caso è abbastanza emblematico. Riguarderebbe tanti europei, moltissimi dei quali italiani, cacciati in malo modo dal territorio inglese. Le leggi britanniche, però, dovrebbero accettare chi arriva per sostenere un colloquio di lavoro. Anche senza che il soggetto sia in possesso del visto se il datore di lavoro ha espressamente richiesto ciò.

La detenzione si muove tra l’attesa nelle stanze degli aeroporti e Yarl’s Wood nel Bedfordshire. Si procede a tutte le verifiche del caso per poi espellere i viaggiatori di turno.

Gran Bretagna: l’esperienze dirette e la polemica Italia – Inghilterra

Le esperienze divulgate lasciano senza parole sul modus operandi inglese. Le testimonianze parlano di vera e propria detenzione per soggetti considerati come immigrati clandestini. Questi sono successivamente portati nel carcere di Heathrow, con tutti gli oggetti personali che vengono sequestrati. Casi che stanno diventando sempre più frequenti.

Intanto in Europa ribolle la polemica sui metodi utilizzati dai britannici. Otto eurodeputati hanno scritto al presidente della Commissione Europea, Ursula Van der Leyen. Questi sono fortemente preoccupati da tutte le testimonianze. Così hanno richiesto un intervento urgente per risolvere la situazione.

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Il portavoce del primo ministro inglese Boris Johnson ha cercato di smorzare i toni con le classiche smentite di rito. Sembrano smentite di facciata dato che anche il ministro bulgaro in Gran Bretagna, Marin Raykov ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini bulgari trattati nello stesso modo. Per quanto riguarda l’Italia, il sottosegretario degli Esteri segue la vicenda da vicino. Pronto per un incontro imminente a Roma alla Farnesina con l’Ambasciatrice del Regno Unito.

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