Proprio adesso che l’economia pare cominciare a risollevarsi, arrivano rincari inaspettati. L’aumento in questione, riguarderà i carburanti.
La ripartenza economica post-covid (ci si augura) non ha letteralmente il carburante per mettersi in moto?
Infatti, sono arrivati i rincari di benzina e diesel. Puntali, ma inaspettati. Ecco quanto bisogna aspettarsi di pagare in più per l’appena riconquistata mobilità (su quattro ruote).
Carburanti: i rincari di benzina e diesel, un peso sull’economia
«Rispetto allo stesso periodo del 2020 la benzina costa il 16% in più, con un maggior esborso pari a più 266 euro annui a famiglia per la verde, e a più 230 euro per il diesel». Sono le parole di Furio Truzzi, presidente di Assoutenti.
L’aumento generalizzato del costo del carburante, in Italia, costerà ben 6,5 miliardi di euro. I costi maggiorati, ovviamente, andranno a ricadere di su tutte le famiglie. Ma non si tratta solo di dover mettere mano al portafogli al distributore di benzina e diesel. I rincari provocheranno anche ripercussioni sul fronte dei prezzi dei prodotti trasportati, sul costo dell’energia e su quelli sostenuti dalle aziende per i prodotti manifatturieri industriali.
Il tutto, quindi, si riverserà a cascata sui prezzi al dettaglio e graverà sul consumo tout-court, mettendo a repentaglio il rilancio dell’economia. I numeri macroeconomici degli ultimi mesi sono già tutto fuorché confortanti, e il peggioramento della situazione avrebbe conseguenze inimmaginabili.
Assoutenti e Codacons, nella persona di Carlo Renzi, chiedono al Governo Draghi di intervenire con una calmierazione mirata della tassa sui carburanti, già altissima a causa di iva e accise troppo preziose per il bilancio dello stato. L’aumento dei prezzi, anche con una revisione minima, sarebbe comunque contenuto.
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Draghi avrà il coraggio politico per mettere mano ad alcuni dei più controversi capitoli del bilancio dello Stato? Sarà possibile fermare la maxi-stangata che si prospetta per i consumatori italiani?