La storia è quella di un noto golfista che ha tentato di adescare una ragazzina minorenne ma per lui non è finita bene.
Sappiamo bene che con la virtualità sempre più presente, i rischi su web sono tantissimi. Soprattutto per i minorenni alle prime armi che non riescono ancora a comprendere i la pericolosità di certe azioni.
Fortunatamente quanto seguirò non è una storia che finisce in maniera tragica. Ma fa capire che la sorveglianza sui propri figli è quanto meno necessaria e urgente. Sappiamo che non è facile perché oggi, i più giovani, sono sempre ala ricerca della privacy ma per evitare problemi bisogna fare dei compromessi.
Il golfista che credeva di parlare con una ragazzina invece era un poliziotto
Il caso è accaduto a Orlando, dove il noto golfista Dan Bowling è stato arrestato. Il 26enne americano ha fato del sexting con una ragazza che diceva di avere 15 anni. Le chiacchierate sono andate avanti per molto, ma questa ha avuto una evoluzione sessuale dopo appena 24 ore e si sono fatti sempre più frequenti.
La sfortuna di Dan Bowling è stata che dall’altra parte non c’era nessuna ragazzina ma un poliziotto. L’incontro è stato decisivo perché all’appuntamento c’era ad attenderlo il poliziotto. Da qui è partito l’arresto del predatore online con tutte le accuse del casso che arrivano da questi casi, Dalla comunicazione oscena al fatto che stava per incontrarla.
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Jennifer Wing, agente che si occupa di questi tipi di crimini ha detto che questo caso è solamente uno dei tanti. Ci sono tantissimi predatori online pronti a far del male ai più piccoli. L’agente consiglia i genitori di essere più attenti all’approccio dei propri figli con il web e fare un azione di monitoraggio così da evitare qualsiasi problema che potrebbe sfociare in una tragedia. In fin dei conti, come si dice, prevenire è meglio che curare.