Rhys Habermann ha deciso di morire attraverso l’eutanasia, questo ha messo nei guai la sua famiglia ma un video potrebbe salvarli.
La storia che andrete a leggere è veramente toccante. Rhys Habermann era un adolescente australiano a cui è stato diagnosticato il sarcoma di Ewing. La malattia è presto degenerata, è partita dall’anca per poi diffondersi alle spalle, costole, colonna vertebrale, al cranio e ai polmoni.
Aveva, come ogni adolescente, degli obiettivi come il completare gli studi e soddisfare tutte le sue passioni ma purtroppo il destino glielo ha negato. Una volta saputo che la sua vita sarebbe finita, ha rifiutato le cure palliative che gli causavano un dolore oltre il limite della sopportazione e così ha fatto una richiesta atroce per i suoi genitori. La richiesta è nata dal fatto che lui considerava il diritto di morire come una scelta personale. L’eutanasia era l’unica strada percorribile.
I suoi genitori, preso atto della decisione, lo hanno sostenuto e hanno voluto essere lì, nella camera del suo appartamento, fino al suo ultimo respiro. Questo ha portato ad essere indagati.
Ragazzo malato terminale chiede l’eutanasia: i genitori raccontano l’accaduto
Poco prima del suo addio, Rhys ha salutato tutti. Dai fratelli e sorelle per poi finire ai suoi genitori. Ha passato l’ultimo periodo di vita a pensare al modo migliore per morire non creando problemi alla sua famiglia. I genitori sono stati irremovibili e hanno sostenuto il proprio figlio fino alla fine.
E per protezione alla sua famiglia, il ragazzo ha chiesto di essere ripreso. Dopo il breve video, c’è stato l’addio finale. Naturalmente, dopo è arrivata la polizia che ha confiscato tutti gli oggetti personali del ragazzo. Considerando il suo appartamento di Wudinna, nel sud dell’Australia, come una scena del crimine. La breve clip è stata consegnata alla polizia e al programma 7.30 dell’ABC
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Proprio dopo questo caso, i genitori di Rhys, in una lunga intervista all’ABC, hanno chiesto al governo australiano di introdurre leggi sull’eutanasia così da far decidere a persone malate terminali di sancire la propria fine come meglio credono.
