300mila contagi, corpi cremati in strada, l’india è al collasso (VIDEO)

L’India è al collasso: manca l’ossigeno e la gente muore di covid per strada, e per strada viene cremata. Le cifre di una strage.

Tutto il mondo tende la mano all’India. Il Paese è allo stremo, la nuova violentissima ondata di coronavirus ha colto impreparate le autorità locali e manca tutto, a partire dall’ossigeno, Gli ospedali sono al collasso, non ci sono più posti e la gente viene lasciata morire per strada, e cremata lontana dagli affetti. Un’ecatombe di dimensioni spaventose. La variante indiana è arrivata anche in Italia, e ciò che sta succedendo in Asia, spaventa il mondo intero.

Ieri, per il quinto giorno consecutivo in India si sono registrati oltre 300mila nuovi contagi in 24 ore. Nello specifico i nuovi casi in un giorno sono stati 352.991, un dato inquietante, come quello dei decessi: 2.812. I colossi mondiali si stanno dando da fare per portare aiuto al Paese martoriato.

Il presidente Usa Joe Biden ha promesso il saldo supporto dell’America al popolo indiano che è stato colpito dal recente aumento dei casi”, offrendo “assistenza di emergenza”, è scritto in un comunicato della Casa Bianca. Si tratta di forniture legate all’ossigeno ma anche di materiali per i vaccini e terapie.

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300mila contagi, corpi cremati in strada, l’india è al collasso: il mondo manda i primi aiuti

Anche l’Oms sta inviando personale e rifornimenti per aiutare il Paese a combattere la strage. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha detto: “L’Oms sta facendo tutto il possibile, fornendo attrezzature e forniture, tra cui migliaia di bombole di ossigeno, ospedali da campo mobili prefabbricati e forniture di laboratorio”.

Vincenzo de Luca, l’ambasciatore italiano a New Delhi, chiede a gran voce il sostegno della comunità internazionale: “Un’impennata rapidissima, con le curve dei contagi che sono schizzate all’insù prima nelle aree urbane e ora stanno crescendo anche in quelle rurali, mentre il sistema sanitario fatica a far fronte alla sfida della domanda di ricoveri e farmaci”.

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Sundar Pichai, ad di Google e della società madre Alphabet, ha affermato di essere “devastato” dagli eventi, la sua azienda fornirà 18 milioni di dollari di finanziamento. L’ad Microsoft Satya Nadella ha detto di essere “affranto” e che avrebbe aiutato l’India sul fronte della sua scarsità di forniture di ossigeno. Entrambi gli amministratori delegati dei giganti della tecnologia sono nati in India. 

Il Video della catastrofe indiana

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