Un terremoto di questa portata non si è mai visto sulla faccia della terra. Il sisma causò maremoti ed un’eccezionale eruzione vulcanica.
Nella storia umana si sono verificati svariati eventi tellurici. Nessuno però ha mai raggiunto la portata del terremoto di Valdivia in Cile. Naturalmente bisogna fare una piccola premessa. I sismografi si sono diffusi solo a partire dal 1900. Nonostante qualche stima parziale non possiamo quindi avere dati certi a ritroso dalla fine dell’800 in poi.
Tra quelli registrati il terremoto più potente è avvenuto il 22 maggio del 1960 alle 14:11 ora locale (le 19:11 in Italia). Il suo epicentro era nei pressi di Canete, a 900 Km a sud di Santiago. Storicamente viene definito il terremoto di Valdivia visto che quest’ultima fu la città più colpita dall’evento.
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Un terremoto spaventoso: ecco i danni fatti
Nonostante la prima scossa più potente avvenne a fine maggio, gli eventi tellurici proseguirono sino a luglio. Il terremoto fu avvertito in tutto il pianeta a causa della sua potenza spropositata pari ad una magnitudo di 9,5. La scossa causò delle onde alte 25 metri che si abbatterono su Australia, Giappone, Filippine, Hawaii, Nuova Zelanda, Isole Aleutine, Honk Kong e Alaska.
L’evento sismico fu di una portata così clamorosa da causare anche l’eruzione del vulcano Puyehue. Ancora oggi non si conosce il numero esatto di morti. Secondo una stima parziale però si parla di circa 3mila vittime e danni di circa 800 milioni di dollari dell’epoca (oggi sarebbero 6 miliardi di dollari).
Nonostante la portata del terremoto fu clamorosa i danni furono contenuti. A favorire tutto questo fu la bassa densità di popolazione delle zone interessate gli edifici che erano quasi tutti in legno. Nel suolo è stata prodotta una frattura lunga 800 Km.