Il cronoprogramma per le riaperture sta per arrivare sul tavolo dell’odierna conferenza Stato-Regioni. Ecco quando, dove e come si dovrebbe tornare ad una maggiore normalità.
Ormai ci siamo: il Governo è in procinto di elaborare il piano per calendarizzare una serie di riaperture controllate. La normalità pre-Covid è ancora lungi dall’essere tornata, ma il ritorno alla vita è sempre più vicino.
C’è massima attenzione per la conferenza Stato-regioni di oggi. Sono trapelate la bozza che i rappresentanti regionali porteranno all’attenzione dell’esecutivo, e che contengono importanti linee guida. Ecco cosa rivela.
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La bozza delle riaperture al vaglio del Governo
Si parla innanzitutto di una boccata d’ossigeno per il martoriato settore della ristorazione. Saranno consentiti lo svolgimento dei servizi pranzo e cena, nel rispetto di norme rigorose. Le nuove disposizioni dovrebbero valere per ristoranti, trattorie, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, self-service, bar, pub, rosticcerie e attività per catering, che esse si trovino all’interno di stabilimenti balneari e centri commerciali.
Per garantire la sicurezza degli avventori sarà necessario però soddisfare alcuni requisiti. Gli esercizi di ristorazione che prevedono posti a sedere al chiuso dovranno rispettare i 2 metri di distanza tra ogni postazione. All’aperto la distanza da rispettare sarà invece di un solo metro. In entrambi i casi, naturalmente, è necessario mantenere la mascherina quando non si sta consumando.
La capienza dei locali dovrà assicurare il mantenimento di tutti gli standard di sicurezza. Si dovrà disporre di igienizzanti e di attrezzature per la misurazione della temperatura. Dovranno inoltre essere previste la consultazione online dei menù e metodi di contingentamento degli ingressi.
La distanza di almeno due metri tra i clienti è prevista anche al banco, dove le consumazioni non dovranno protrarsi oltre le 14.
Oltre alla ristorazione, anche a stadi, cinema, teatri, spettacoli dal vivo, piscine e palestre dovrebbero essere previste le prime riaperture, in modo graduale e secondo quest’ordine. Si parla di metà maggio, qualora la campagna vaccinale proseguisse con questo ritmo e gli indici epidemiologici si mantenessero costanti.
Le misure qui elencate per la ristorazione, dovrebbero poter essere consentite anche in scenari epidemiologici ad alto rischio come le zone rosse. La responsabilità della sicurezza e lo screening periodico del personale non vaccinato, starà comunque agli esercenti.
Per le riaperture di cinema e spettacoli dal vivo, le riaperture saranno previste in scenari da zona gialla o arancione, con misure ancora da mettere a punto.