Una donna è deceduta a Napoli dopo essere precipitata da un palazzo del Centro Direzionale. Al vaglio l’ipotesi suicidio.
Lunedì 12 Aprile, 13 e 30 circa. Una tragedia improvvisa e scioccante si consuma in pieno giorno, a Napoli. La città, già funestata dal clima plumbeo delle restrizioni, si è trovata a fare i conti con la drammatica, improvvisa ed efferata conclusione di una vita.
Una donna è infatti morta sul colpo dopo essere precipitata nel vuoto dalla vetta di uno dei ripidi grattacieli del Centro Direzionale di Napoli, cuore pulsante dell’economia partenopea.
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A Napoli si investigano le ipotesi dell’accaduto
L’ipotesi che gli inquirenti stanno valutando con maggiore attenzione è quella del suicidio, come spiegato dagli agenti di polizia che ancora esaminano e setacciano il luogo nel quale giace il cadavere senza vita della donna.
Il violentissimo impatto con il suolo, scaturito dalla caduta dai palazzi del complesso progettato da Kenzo Tange, non ha dato adito a nessuna speranza di salvezza per la donna. Inutile il tempestivo intervento dei sanitari del 118, che si sono raccolti invano sul luogo della tragedia.
Alcuni testimoni si trovavano proprio all’interno del piazzale del Centro Direzionale di Napoli quando si è consumata la tragedia. Raccontano di aver assistito alla macabra scena di un corpo in caduta libera, schiantatosi sul selciato e rimasto lì inerme.
Inorriditi, i presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi, che hanno poi constatato il decesso. Mentre il corpo della donna veniva coperto con un lenzuolo bianco, avevano già luogo le indagini sull’accaduto. Adesso di competenza della Polizia di Stato di Napoli.
Sono in corso le procedure di identificazione per ricostruire la dolorosa vicenda. Tutto lascia presupporre un suicidio meticolosamente premeditato, ma bisogna escludere altre ipotesi.
Si cercano anche indizi che suggeriscano inequivocabilmente questa motivazione, come un biglietto o l’individuazione di una causa scatenante per il dramma che ha sospeso le attività del Centro Direzionale.
