Filippo di Edimburgo è morto, ma ha vissuto una vita intensa, quasi da film, accanto alla moglie, la Regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Filippo di Edimburgo è sempre stato per certi versi un personaggio controverso. Nato il 10 giugno del 1921 come principe di Grecia e Danimarca. Suo nonno materno, morto pochi mesi dopo la sua nascita, dopo una brillante carriera militare in Inghilterra aveva abbandonato il cognome tedesco Battenberg, per un più inglese Mountbatten. Cresciuto e istruito in Francia vide le proprie sorelle legarsi tutte sentimentalmente a nobili teutonici.
La madre di Filippo, invece, fu spedita in una casa di cura dopo che le era stata diagnostica la schizofrenia. Proprio come suo nonno anche lui riuscì a fare carriera nella Royal Navy. Durante un incontro organizzato dallo zio e mentore Louis Mountbatten con la famiglia reale al giovane Filippo fu affidato il compito di intrattenere le principesse Elisabetta e Margaret.
L’incontro con la futura regina Elisabetta II
La futura regina era cugina di terzo grado di Filippo. Tra i due nacque subito una simpatia che si tramutò presto in amore. Nell’estate del 1946 fu chiesta la mano di Elisabetta a re Giorgio, che acconsentì. Così facendo il giovane principe rinunciò ad ogni titolo e pretesa in Grecia e Danimarca e si convertì alla religione ortodossa adottando il cognome materno Mountbatten.
Il 20 novembre del 1947 convolò a nozze con Elisabetta prendendo il titolo di Duca di Edimburgo. Vista la guerra appena conclusasi non furono invitati i parenti tedeschi di Filippo comprese le tre sorelle sposate con principi teutonici. Il 6 febbraio del 1952 re Giorgio morì prematuramente lasciando improvvisamente sulla testa di Elisabetta il peso della corona.
Il problema del cognome per Filippo di Edimburgo
Proprio l’ascesa al trono di Elisabetta II creò uno dei primi problemi alla giovane coppia. Filippo di Edimburgo, spinto anche dallo zio Louis, voleva che alla casata regnante venisse dato il cognome Mountbatten. La nonna della nuova regina però si oppose e così fu adottato il cognome Windsor. Questo sino al 1955, quando dopo la morte della regina Mary fu emesso un decreto per permettere il pari utilizzo dei cognome Mountbatten–Windsor.
Non fu sempre semplice la convivenza tra la vita privata dei due consorti reali e il loro ruolo istituzionale. Voci di palazzo parlano di un Filippo di Edimburgo a tratti sofferente nel dover per forza di cosa stare sempre un passo indietro alla moglie. Negli anni in ogni caso alcune vecchie leggi furono modificate per permettere un trattamento più egualitario.
Il rapporto tra Carlo e Filippo di Edimburgo
Dal matrimonio dei due nacquero 4 figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo. Particolare il rapporto con il primogenito, spesso spinto a ripercorrere le orme paterne. Esempio emblematico ne è l’iscrizione a Gordonstoun, descritto dal principe di Galles come uno dei periodi più brutti della sua vita.
Filippo di Edimburgo ebbe poi un ruolo determinante anche nel matrimonio tra Carlo e Diana consigliando egli stesso al figlio di sposare la giovane Spencer. Il principe, oltre ad un importante carriera militare, per ritagliarsi un ruolo all’interno della famiglia reale si spese spesso a favore di fondazioni benefiche. Si contano oggi circa 800 organizzazioni collegate a suo nome con scopi di vario genere.
Negli ultimi anni, dal 2017, Filippo di Edimburgo si era ritirato dalla scene. Oggi purtroppo è arrivata la triste notizia della sua morte. Pur restando sempre un passo indietro la Regina Elisabetta II, il principe era molto ben voluto dagli Inglesi. Aveva acquistato la simpatia dei sudditi in particolare anche per qualche sua gaffe. La sua vita, così come quelle di tutta la famiglia reale, è raccontata in maniera romanzata nella serie Netflix The Crown.