La categoria dei lavoratori dei supermercati è in rivolta. Tanti imprenditori, infatti, non rispettano le norme anti-covid.
Nonostante l’arrivo dei vaccini non calano i morti di covid in Italia. Sono ore febbrili nel nostro Paese dove si sta lavorando incessantemente affinché questa pandemia finalmente cominci a ritirarsi. Intanto varie categorie denunciano problemi e richiedono a gran voce la precedenza in questa campagna vaccinale.
Ora a sollevare la polemica sono i lavoratori dei supermercati. Alessandro Maria Contucci e Roberto Valenti, sindacalisti della Uiltucs di Roma e Lazio, come riportato da Adnkronos, hanno lamentato svariati problemi della categoria. In particolar modo a destare rabbia sono le due morti che si sono registrate nella capitale in appena 3 giorni.
I sindacalisti hanno riferito: “Sono stati definiti eroi come gli operatori sanitari, ma poi restano invisibili e non lo possiamo accettare”. In particolare la categoria lamenta anche le scarse norme di sicurezza adottate da alcuni imprenditori che cercano di guadagnare sulla pelle dei propri operai.
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I supermercati non hanno mai chiuso durante quest’anno di covid
Precisamente i sindacalisti hanno affermato però che tali imprenditori non farebbero parte della grande distribuzione. Le lamentele più pressanti, infatti, riguardano i lavoratori dei piccoli supermercati. In particolare i dipendenti lamentano strutture sovraffollate e un generale abbassamento della guardia da parte degli imprenditori.
È già stato fatto un incontro con la Regione Lazio per chiedere un aumento dei controlli in queste attività così da evitare ulteriori contagi. I supermercati sono tra le poche attività che durante questo anno di covid non hanno mai chiuso. Purtroppo con la campagna vaccinale che va sempre più a rilento diventa complicato riuscire a mettere un freno a questo virus.
In particolare le dosi che scarseggiano non permettono allo stato di organizzarsi per riuscire quantomeno a salvaguardare i soggetti a rischio. Purtroppo questo è un problema europeo visto che l’approvvigionamento dei vaccini è scarso in tutto il vecchio continente.