Covid, Torino in rivolta: decisione forte degli ambulanti

Il covid continua a tenere tutti chiusi in casa, ma i commercianti sono sfiniti. Nuova protesta oggi degli ambulanti dei mercati.

Sono giorni bui in Italia. Certo negli ultimi 20 anni la nostra penisola non ha mai brillato nel campo del lavoro. Il livello di disoccupazione nel nostro Paese, infatti, è da anni altissimo. Il covid però ha dato una definitiva mazzata a tutti. Le misure restrittive, infatti, hanno costretto tanti ad abbassare la saracinesca.

La situazione è insostenibile. Le misure del Governo per offrire ristori ai cittadini non bastano. Il popolo è in ginocchio e non sa più come rialzarsi. In questi anni gli italiani per andare avanti si sono inventati di tutto. Qualcuno ha addirittura creato dal nulla lavori che non esistevano. Tutti questi sforzi però al momento sembrano vani.

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Il covid continua a fare danni economici nel Paese

Con tutti rinchiusi nelle proprie case, infatti, sono davvero pochissime le persone che sono riuscite a mantenere il proprio posto di lavoro e ancora meno quelle che ricevono un reddito dignitoso. C’è rabbia e scoramento in Italia per una situazione che dura da troppo tempo. A pesare un po’ su tutti poi sono le immagini che ci arrivano dall’estero dove la pandemia sembra essere nella sua fase conclusiva grazie alla campagna vaccinale. Una campagna che in Italia, ma in realtà in tutta Europa, prosegue a rilento a causa dello scarso approvvigionamento.

Tutto questo ha spinto gli ambulanti dei mercati ad una nuova protesta a Torino. Dopo essersi mostrati incatenati nei giorni scorsi, oggi si respira aria di nuova manifestazione. Tantissimi furgoni sono partiti questa mattina dall’Allianz Stadium per approdare nella centralissima Piazza Vittorio dove proseguirà la protesta. Gli ambulanti (un po’ come tutti i commercianti), chiedono di riaprire e minacciano di piazzare i propri banchi a prescindere se riceveranno il permesso o meno. Insomma la situazione è sempre più incandescente.