Secondo il giornalista Paolo Mieli, sarebbe stato proprio il suo ex alleato Giuseppe Conte, in un certo senso, a fare fuori Zingaretti.
La politica italiana vive un momento di stallo. Il Governo tecnico sta concedendo ai vari partiti di riorganizzarsi al proprio interno per presentarsi agguerriti alle prossime elezioni. L’ago della bilancia potrebbero essere ancora una volta i 5 Stelle, che dopo il crollo degli ultimi mesi sono in costante risalita.
A dare la spinta decisiva al Movimento è stata la discesa in campo (al momento solo a parole) di Giuseppe Conte. L’ex Premier, infatti, secondo quanto annunciato dagli uomini di spessore dei 5 Stelle dovrebbe diventare in soldoni il nuovo capo politico del partito provando a dargli forma.
In questi anni, infatti, il Movimento 5 stelle, essendo composto da persone di diverse estrazioni politiche ha sempre avuto difficoltà a trovare una propria identità. Questo, unito al fatto che nell’ultimo biennio ha governato prima con la destra e poi con la sinistra ha portato ad una spaccatura nel suo elettorato.
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Si attende la discesa in campo di Conte
Giuseppe Conte però in questi mesi ha raggiunto picchi di gradimento altissimi nel nostro paese e potrebbe rappresentare l’uomo giusto per rilanciare il Movimento. In fondo, il professore di Volturara Appula, pur non essendo iscritto ai 5 Stelle, è stato messo in quel ruolo proprio da loro.
Inoltre Conte, anche nel suo discorso di addio a Palazzo Chigi, non ha mai fatto mistero di essere a disposizione del partito che lo ha proposto Premier. Paolo Mieli, ospite di Omnibus, ha mostrato alcuni sondaggi che rivelano che con l’arrivo di Letta a segretario del PD, i Dem sono cresciuti di 1,6%, mentre la Lega è in calo di quasi 1 punto percentuale.
Non è la prima volta che la nomina di un nuovo capo politico modifichi i giochi in tavola. Anche l’annuncio di Conte da parte dei 5 Stelle ha dato notevole impulso al Movimento nei sondaggi che si è ritrovato di nuovo al 22-23%. Mieli però parlando dell’ex Premier ha lanciato una vera e propria bomba: “Quando tornerà sarà sorprendente capire quanto può valere. L’ultima volta ha fatto succedere un terremoto nel PD facendo fuori Zingaretti. I Dem si ritrovarono al 14% e il giorno dopo il loro leader si dimise”.