Incredibile quanto accaduto in un supermercato in Colorado, dove un uomo ha sparato all’impazzata uccidendo 10 persone.
Sono anni che in America si discute delle leggi troppo libertine sulle armi e il tema, ne siamo certi, tornerà al centro delle discussioni nei prossimi giorni. In Colorado, più precisamente a Boulder, all’interno di un supermercato, un uomo bianco ha fatto fuoco uccidendo 10 persone tra cui un poliziotto.
Il tutto è scattato verso le 14:30 locali, quando l’agente Talley, 51 anni, primo ad essere giunto sul luogo, è stato subito ucciso dallo squilibrato. A quel punto la Polizia ha subito diramato sui propri profili social una comunicazione per chiedere di non frequentare la zona. Dopodiché è stata inviata sul posto una squadra di agenti che ha accerchiato l’uomo ancora all’interno del King Soopers.
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Smentita seconda sparatoria ad un altro supermercato
Dalle immagini raccolte dai media locali si può notare l’arresto di uomo in pantaloncini e a torso nudo, con una gamba insanguinata. Al momento non si sa se sia il killer o meno. La Polizia durante due conferenze ha annunciato il numero delle vittime e ha fatto sapere che il presunto pazzo omicida al momento sarebbe ferito e sotto la loro custodia.
Secondo gli inquirenti ci vorranno almeno 5 giorni di indagini per capire l’esatta dinamica del tutto. Intanto però è stata smentita la notizia di un ulteriore attentato ad un altro supermercato vicino. I testimoni hanno raccontato che l’uomo sarebbe entrato all’interno del negozio cominciando a sparare all’impazzata senza un come e un perché con un fucile AR-15.
Purtroppo per l’America e soprattutto per il Colorado non è la prima volta che accadono fatti di questo genere. Basti pensare che questa è la seconda sparatoria nel giro di una settimana dopo quanto accaduto in un centro messaggi di Atlanta. In passato questo stato è salito agli onori delle cronache anche per la strage del liceo di Columbine e quella del cinema Aurora durante la prima visione del film Joker. Insomma un incubo senza fine per le persone che vivono lì, che a questo punto si chiedono se non sia meglio porre un freno all’acquisto incontrollato di armi.