Il governo dei migliori, la scheda del nuovo esecutivo

Tutti le donne e gli uomini che formano il Consiglio dei Ministri del Governo di Mario Draghi.

Primo piano di Mario Draghi

Proveremo ad offrire un grande bacino dove sarà possibile reperire le informazioni su politici e tecnici che il premier Draghi ha chiamato a coorte per stringersi, tuti attorno al destino del nostro Belpaese.

Molti hanno costruito in queste settimane una narrazione di due governi, uno per il gioco della politica e l’altro per l’amministrazione della cosa pubblica.

I ministri tecnici

I tecnici infatti sono stati allocati nei posti più importanti. O per lo meno, in quei dicasteri dove serve libertà di manovra quasi totale per fare il bene del paese. Ecco allora Marta Cartabia, già Presidente della Corte Costituzionale diventare Ministra della Giustizia. Svincolata dalla pressione della politica, pronta a ripristinare il sistema garantista che caratterizza il nostro paese.

Poi ci sono Roberto Cingolani e Vittorio Colao, a loro Ambiente e Sviluppo tecnologico. Niente paralisi, o interessi di parte. Cingolani, milanese che ha studiato in Puglia, è l’uomo della rivoluzione green: scienziato di fama mondiale, si è calato perfettamente nella parte dell’uomo conteso tra cinque stelle e Italia Viva. Vittorio Colao, non da meno, è l’uomo che ha reso ricca per la seconda volta Vodafone. Sotto la sua gestione il il colosso della telefonia è cresciuto del 45%.

Ancora, nel novero dei tecnici ecco la guida dell’economia: Daniele Franco. Uomo di stato, avversato dai partiti perché per anni è stato l’uomo della calcolatrice fredda e insensibile a programmi politici. Lo ha combattuto il Movimento Cinque Stelle, al punto da farlo fuori dalla ragioneria dello Stato, prima aveva fermato anche Matteo Renzi nel periodo del bonus di 80€.

Anche Interni e Trasporti sono stati affidati ad espertissimi. Luciana Lamorgese, riconfermata visto il suo lavoro coniugato al silenzio post-salviniano, ed Enrico Giovannini, impegnato nel meteorico governo Letta. Passato come un fulmine. A Lamorgese sarà chiesto di rimanere esattamente così, a Giovannini il compito di dare un senso al comparto che più di tutti ne è uscito devastato dall’anno di pandemia. Speriamo in tenacia, tecnica e buon senso, elemento del governo dei migliori.

Ultimi, certo non per importanza sono i due vertici della formazione: Scuola e Università. Saranno Patrizio Bianchi e Cristina Messa a dover guidare un settore maltrattato.

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Ministeri politici

Palla alla politica. E’ vero che i tecnici coinvolti hanno ricoperto posizioni sensibili, ma Draghi da stratega qual’è ha anche inchiodato partiti. Infatti al governo dei migliori prendono parte anche Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico e super fedele collaboratore di Draghi, e Andrea Orlando, nuovo Ministro del Lavoro, che con il Mise dovrà per forza collaborare. Ecco allora che le forze diverse dovranno decidere come pensare ai lavoratori che tra dieci giorni potrebbero perdere il posto di lavoro.

Ai cinque stelle, affidati ruoli per Federico D’Inca che si occuperà dei Rapporti con il Parlamento. Stefano Patuanelli, che dal Mise è passato all’agricoltura, e Fabiana Dadone, anche lei riconfermata ma passata da pubblica amministrazione a politiche giovanili. Al terzo mandato ministeriale in una sola legislatura ecco l’immarcescibile Luigi Di Maio, ancora alla guida del Ministero degli Esteri. Sebbene il ruolo sia stato fortemente depotenziato, vista la presenza di Mario Draghi.

Per la banda dem, sprovvista di unità femminili, le carte sono rimaste invariate. Dario Franceschini, sette volte ministro, guiderà per la terza volta la cultura. A lui il difficile compito di rispondere al mondo di musei e teatri, esautorati dai mesi della pandemia. Lorenzo Guerini, espressione della corrente meno pentastellata del Partito Democratico sarà l’uomo su cui graveranno compiti legati alla difesa del paese.

Con la sola Fratelli d’Italia all’opposizione, il governo dei migliori ospiterà anche Erika Stefani e Massimo Garavaglia dai banchi della Lega. Mentre per gli azzurri di Berlusconi ecco che arriva la tripletta, molto rosa: Gelmini, Carfagna e Brunetta.

I più piccoli Leu e Iv mettono in campo un ministro ciascuno. Due riconferme, e dunque ecco Roberto Speranza che bene ha fatto alla sanità nell’anno più difficile della sua storia ed Elena Bonetti, dalle cui dimissioni era nato tutto quello che è successo. Un mezzo politico e mezzo tecnico la professoressa.

Il governo dei migliori, la scheda del nuovo esecutivo. Peccato manchino le migliori

Tredici uomini, otto donne: ecco il governo dei migliori. Tutte, ad esclusione di Fabiana Dadone, pescate lontane dall’ex maggioranza. PD e M5S, impegnatissimi sui temi della parità di genere, hanno dimenticato di tramutare in realtà le cose che per il momento sono solo parole.
E allora, guardiamoci indietro e vediamo come si erano comportati i governi precedenti. Il Conte bis è stato il governo con più donne nella storia repubblicana, il 34,6%. Lamorgese, Dadone e Bonetti, riconfermate, a loro poi si aggiungevano Bellanova, De Micheli e Pisano. Minore la partecipazione invece nel Conte I la partecipazione rosa. Nel 2018 si scelse Elisabetta Trenta come ministro della Difesa, Giulia Bongiorno come titolare della Pubblica Amministrazione, Giulia Grillo come ministro della Salute, Barbara Lezzi come capo del ministero per il Sud e Erika Stefani come neo ministro degli Affari regionali e autonomie.

Negli anni di Matteo Renzi, a guidare il paese c’erano Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Maria Carmela Lanzetta, Federica Mogherini, Roberta Pinotti, Federica Guidi, Stefania Giannini e Beatrice Lorenzin. Nel passaggio da Renzi a Gentiloni, subentrarono Anna Finocchiaro e Valeria Fedeli, ma lasciarono praticamente tutte le donne ad esclusione di Madia, Pinotti e Lorenzin.

Il volto del governo dei migliori, chi sono e da dove vengono

Federico D’Inca

Belluno, 10 febbraio 1976 – Movimento Cinque Stelle

Renato Brunetta

Venezia, 26 maggio 1950 – Forza Italia

renato brunetta

Maria Stella Gelmini 

Leno, 1 luglio 1973 – Forza Italia

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Maria Rosaria Carfagna 

Salerno, 18 dicembre 1975 – Forza Italia

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Mara Carfagna, Ministra per il Sud

Fabiana Dadone

Cuneo, 12 febbraio 1984 – Movimento Cinque Stelle

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Chi è Fabiana Dadone, da ministro della P.A. alle Politiche Giovanili
Fabiana Dadone (fonte foto: GettyImages)

Elena Bonetti 

Asola, 12 aprile 1974 – Italia Viva

Governo Conte: chi è Elena Bonetti il Ministro Pari opportunità e famiglia
Elena Bonetti, Fonte: Gazzetta di Mantova

Vittorio Colao

Brescia, 3 ottobre 1961 – Tecnico

Erika Stefani 

Valdagno, 18 luglio 1971 – Lega

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Chi è Erika Stefani, dal Governo Conte I a ministro per le Disabilità
Erika Stefani (fonte foto: Youtube, Reteveneta)

Massimo Garavaglia

Cuggiono, 8 aprile 1968 -Lega

Luigi Di Maio 

Avellino, 6 luglio 1986 – Movimento Cinque Stelle

Luigi Di Maio

Luciana Lamorgese 

Potenza, 11 settembre 1953 – Tecnico

Marta Cartabia 

San Giorgio su Legnano, 14 maggio 1963 – Tecnico

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Marta Cartabia discorso
Marta Cartabia (Fonte: Facebook Tg3)

Lorenzo Guerini 

Lodi, 21 novembre 1966 – Partito Democratico

Daniele Franco 

Trichiana, 7 giugno 1953 – Tecnico

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Daniele Franco

Giancarlo Giorgetti 

Cazzago Brabbia, 16 dicembre 1966 – Lega

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GIANCARLO GIORGETTI LEGA

Stefano Patuanelli

Trieste, 8 giugno 1974 – Movimento Cinque Stelle

Roberto Cingolani 

Milano, 23 dicembre 1961 – Tecnico

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Roberto-Cingolani

Enrico Giovannini 

Roma, 6 giugno 1957 – Tecnico

Il portavoce ASVIS, Enrico Giovannini, in occasione dell’evento ANSA “Lo sviluppo sostenibile, l’Italia e gli obiettivi dell’Agenda 2030” presso la centrale Montemartini a Roma, 15 settembre 2020. ANSA/CLAUDIO PERI

Andrea Orlando 

La Spezia, 8 febbraio 1969 – Partito Democratico

Patrizio Bianchi 

Copparo, 28 maggio 1952 – Tecnico

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Maria Cristina Messa

Monza, 8 ottobre 1961 – Tecnico

Dario Franceschini

Ferrara, 19 ottobre 1958 – Partito Democratico

Dario Franceschini

 

Roberto Speranza

Potenza, 4 gennaio 1979 – Liberi e Uguali

Roberto Speranza
Roberto Speranza assembramenti (Facebook)
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