Quanto guadagnano realmente i preti, e i vescovi e i cardinali, ed il Papa? La risposta potrebbe davvero sorprendere.
La domanda è di quelle che almeno una volta nella vita ci siamo fatti un po’ tutti. Forse anche più di una volta. Ma quanto guadagnano realmente i preti. E poi i vescovi, i cardinali, e su su, fino al Papa. La domanda è di quelle che vengono spontaneamente, di quelle che ci si pone riflettendo ad esempio sulle reali possibilità economiche di un sacerdote o di un altro prelato, riflettendo sullo stile di vita, sull’acquisto di un auto, su tantissime cose, che alla fine riconducono sempre alla stessa domanda.
La risposta è abbastanza sorprendente, almeno per ciò che riguarda quelli considerati più in alto nella scala gerarchica. L’accostamento tra chiesa e soldi, evoca sempre scenari fantasiosi, anche se a volte non del tutto, fatti di poteri oscuri, di violazioni, di soldi disponibili in quantità praticamente illimitate, e di una verità, non raccontata del tutto ai fedeli, che immaginano ancora, in alcuni casi, una chiesa libera da determinate tentazioni.
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Vaticano, quanto guadagnano davvero i preti? Il Papa rinuncia a tutto
Partendo dai sacerdoti, si è sempre saputo, almeno dalle voci di popolo, che guadagnino in base al bacino d’utenza della parrocchia che gestiscono. Una quota proporzionata al numero di abitanti della zona di influenza insomma. In linea di massima, quindi, lo stipendio medio di un sacerdote dovrebbe aggirarsi intorno ai 1000 euro al mese, con picchi che possono portare la retribuzione anche a 1200 euro.
Altro discorso per le sfere più alte della gerarchia ecclesiastica. Si va dai 4000 mila euro dei vescovi, ai 5000 dei cardinali, ai sempre 4000 mila dei preti militari. Ma la vera sorpresa riguarda il Papa. Francesco I, ha infatti deciso di non percepire alcuno stipendio, dando segno quindi di grande discontinuità rispetto al passato. Lo stipendio, di 2500 euro al mese, percepito dal precedente Papa, non sarà utilizzato dal Pontefice attuale, che solo in casi eccezionali, potrà attingere in qualche modo dalle disponibilità economiche della sua carica.