Sanremo 2021, Giovanna Botteri: “Sono uguale a Naomi Campbell”

Sanremo 2021, la giornalista Giovanna Botteri sarà tra le donne del Festival. Ecco le sue parole rilasciate all’AdnKronos: cosa ci dobbiamo aspettare

Botteri
Foto da Instagram: @paginasettemagazine

Manca sempre meno all’inizio della settantunesima edizione del Festival di Sanremo 2021. Il direttore artistico Amadeus si è impegnato anima e corpo per organizzare uno spettacolo indimenticabile, a dispetto delle varie problematiche relative al rispetto dei protocolli sanitari.

Chi sarà fra le donne del Festival in questa edizione è la giornalista Giovanna Botteri, che dal primo agosto del 2019 è la corrispondente Rai in Cina. Dunque, chi meglio di lei può raccontarci l’inizio della pandemia, avendo vissuto nel Paese dove è partito tutto.

Raggiunta al telefono dall’AdnKronos, la giornalista tra una battuta simpatica e l’altra ha spiegato l’emozione di calcare il palco dell’Ariston e i motivi per cui secondo lei è stata chiamata per partecipare allo spettacolo.

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Sanremo 2021, ci sarà anche Giovanna Botteri: che cosa racconterà la giornalista?

Giovanna Botteri (fonte Instagram @giovannabotteri_official)
Giovanna Botteri (fonte Instagram @giovannabotteri_official)

La news degli ultimi giorni è che al Festival di Sanremo 2021 ci sarà anche la giornalista e inviata Giovanna Botteri, che ha aperto l’intervista, rilasciata all’Adnkronos, con una battuta: “Non so cantare, però sono uguale a Naomi Campbell, per questo mi hanno chiamato”.

Scherzi a parte, io non so fare niente. Se non fare il mio lavoro. Credo che mi abbiano chiamato per raccontare di come, dalla Cina, io abbia vissuto l’inizio della pandemia“, ha spiegato. Molto probabilmente, dunque, racconterà gli inizi di quella che è stata una situazione che ha colto alla sprovvista tutto il mondo, mettendolo in ginocchio.

La Botteri ha spiegato che lo scorso anno, mentre in Italia andava in onda proprio il Festival di Sanremo, lei si trovava in Cina e lì erano già in lockdown. Una parola che di lì a poco anche in Italia avremmo, purtroppo, conosciuto e vissuto sulla nostra pelle.

La giornalista ha raccontato l’emozione di salire su un palco così importante: A me fa tremare i polsi una serata di gala, quasi più di un servizio sotto un bombardamento. Già sono in pensiero per i miei capelli e per l’abbigliamento. Non aspettatevi il tacco 12 e l’abito lungo, è più facile che salga sul palco in mimetica. O che parli dietro ad un cartonato”, ha concluso ridendo.

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