Ci sono delle ragioni effettive sul fatto che i ristoranti riaprano a pranzo, ma non a cena. Quali sarebbero?
Il Dpcm scadrà ufficialmente il 5 marzo, ma ancora prosegue il dibattito per l’apertura serale dei ristoranti.
Lo stesso Matteo Salvini si è unito alla protesta: “Se posso andare a pranzo in sicurezza al ristorante, perché non posso fare lo stesso la sera?”
I contagi sono sempre più alti e si ha paura anche per le successive variabili che si sono sviluppate sul territorio, a partire da quella inglese, scozzese, brasiliana e sudafricana.
Ma per quale motivo i ristoranti possono aprire a pranzo e non a cena?
Ristoranti aperti a pranzo, ma non a cena. Perché?
La prima considerazione da fare è certamente una situazione legata alla socialità che non deve essere eccessivamente grande nel corso di questi giorni ancora troppo complicati e di troppe incertezze sui nuovi contagi.
Già infatti è difficile limitare le occasioni di incontro tra i giovani, che si riuniscono senza alcuna precauzione anche in privato.
Evitare dunque ulteriori futili motivi di incontro è il passo più grande che si possa fare per evitare di far aumentare ancora di più i contagi e ridurre i posti di socialità dove le persone possano riunirsi senza precauzioni o distanza sociale.
In rappresentanza della categoria dei ristoratori intanto parlano in particolare i grandi, come il famosissimo Gino Sorbillo, introducendo che la chiusura dei ristoranti a pranzo sarebbe una mossa insensata, dato che le persone si possono incontrare anche in altri luoghi:
“Per noi chiudere di nuovo sarà la mazzata finale. Più passa il tempo e più le persone si ritrovano anche in maniera segreta. Dovunque in Italia ci sono serate in casa, 10-15 persone che mangiano la pizza, che bevono l’aperitivo quando finiscono di lavorare. La popolazione non ce la fa più ma non si può pensare che se faccio una serata a casa con gli amici il virus non entra. Noi ristoratori non possiamo farci niente, molti hanno già chiuso e tantissimi chiuderanno per sempre se si blocca di nuovo il pranzo che ci avevano lasciato”.
Compared w well-ventilated outdoor spaces, #coronavirus infection risk is higher in poorly ventilated indoor spaces w prolonged close contact (within 6 feet of others for 15 min over 24h) + inconsistent use of masks https://t.co/nVFsq2c2CQ @CDCgov @CDCMMWR
— JAMA (@JAMA_current) February 22, 2021