Erano nascoste nei bagni, spiavano ogni movimento. Scoperte da una maestra, è scattata subito la denuncia.
Una situazione sconcertante, un gioco erotico che si è però rivelato scandaloso, coinvolgendo il primo cittadino di Albano Sant’Alessandro, un piccolo comune nel bergamasco.
Ad essere indagato Maurizio Dionisi, Sindaco appunto del paese, per un gioco perverso svoltosi nella sede della scuola elementare del paese.
Esatto, perché il primo cittadino oltre ad essere Sindaco era anche maestro di scuola elementare, eppure ciò che lo vede coinvolto non è proprio un “gioco innocente”.
Tutto parte dal ritrovamento di una videocamera nascosta nei bagni, esattamente in quello delle maestre. Sarà proprio una docente a ritrovarla, denunciando immediatamente l’accaduto e citando ignoti.
Spiava le maestre nel bagno con telecamere nascoste: condannato il sindaco
La denuncia però, successivamente, ha avuto un volto… quello proprio del Sindaco!
L’uomo infatti si è assunto la responsabilità totale dell’accaduto, dando spiegazioni inconsistenti, per non dire futili: sarebbe stato infatti il coinvolgimento in un gioco erotico con un collega sposato a far installare le telecamere nei bagni delle maestre.
La telecamera riportava le foto e le riprese direttamente al cellulare del sindaco. Questo gioco sporco però è finito nel peggiore dei modi per lui.
Le forze dell’ordine, successivamente all’ammissione di colpevolezza, hanno setacciato da cima a fondo l’istituto scolastico, alla ricerca di altre telecamere nascoste, cercando addirittura nei bagni dei bambini, ma al momento senza avere riscontro.
“Posso solo rassicurare i genitori, stiamo seguendo da vicino e con attenzione quanto accaduto”. Queste le parole di Patrizia Graziani, il dirigente scolastico della scuola che si è espressa formalmente sull’accaduto.
Il nome del complice del sindaco non è stato rivelato dallo stesso per proteggerne la privacy.