Negata la riapertura che era stata richiesta dal Ministero dello Sport. Stessa situazione al momento per cinema e teatri.
Nessun via libera dal parte del Comitato Tecnico Scientifico per l’apertura di palestre e piscine dopo il 5 marzo.
Con la scadenza del prossimo Dpcm la previsione era di poter tornare, almeno in misure contingentate, ad un’attività sportiva per tutti. Ma la questione è stata smentita dagli esperti, i quali ritengono non esserci ancora i presupposti per una riapertura.
Il parere per una potenziale riapertura data dal Cts sarebbe di attendere che il numero di contagi sia pari a 50 ogni 100.000 abitanti, situazione che prevederebbe quella zona bianca per la quale molte regioni sono ancora lontane.
Altra guerra sociale si sta effettuando sul fronte teatri e cinema, dove il Ministro Franceschini si sta battendo per permetterne la riapertura.
Al momento in tutta Europa questi sono chiusi, ma il Ministro vorrebbe dare il buon esempio nel continente, dato che sono luoghi dove si tiene sempre la mascherina, costantemente sanificati e dove possono essere rispettati i distanziamenti sociali.
La decisione di una possibile apertura potrebbe essere riconducibile al periodo dopo le vacanze pasquali, quindi dalla seconda settimana di Aprile.
Il Governo Draghi probabilmente non avrà il tempo materiale di una consulta con il Parlamento per affrontare la tematica, quindi probabilmente la decisione verrà redatta con un ennesimo Dpcm.
Probabilmente già entro la prossima settimana avremo una risposta, con le attività che fremono ansiose di ripartire dopo questa chiusura prolungata per mesi.
Tutto questo è in fase di discussione a Palazzo Chigi, dove tra valutazione di contagi e di possibili peggioramenti epidemiologici, si valuta ogni ipotesi plausibile.