La sua giovane carriera stroncata dalla malattia. Una promessa del calcio, lo avevano notato tutti, poi la tragedia.
Era una promessa del calcio internazionale Willy Braciano Ta Bi, 21enne originario della Costa d’Avorio. Tutti avevano notato le sue doti, molto precoci. Centrocampista dai piedi buoni e dai polmoni inesauribili. Qualche anno fa, nel 2019 l’arrivo all’Atalanta, società di calcio solitamente molto attenta ai giovani talenti emergenti. I bergamaschi lo prelevarono dalla società ivoriana ASEC Mimosas, squadra africana in cui militava dopo i primi passi con l’Adjamé e il Moosou.
Piaceva molto Willy, ricordava l’ex atalantino, attualmente al Milan, Frank Kessie, centrocampista duttile e dai piedi buoni. Con i neroazzurri di Bergamo, nel settore primavera, l’esordio va subito alla grande. Tante presenze, impreziosite da qualche marcatura, e la conquista del campionato nazionale contro i pari grado dell’Inter. Poi il destino ha deciso di fermare l’ascesa di questo ragazzo, la sua salute ha iniziato a cedere.
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Era una promessa del calcio: la scoperta della terribile malattia
La salute di Willy ad un certo punto ha iniziato a cedere. Dopo i primi controlli, gli esami no lasciano molta speranza al ragazzo, un tumore al fegato, sta lentamente consumando il suo organismo. Le cure non reggono, il tumore è troppo aggressivo, ed alla fine di un triste calvario, il giovane, dopo aver rescisso il contratto con l’Atalanta, che nel frattempo lo aveva mandato al Pescara per farsi le ossa in Serie B, è tornato in Costa d’Avorio, per trascorrere, li, nella sua terra, i suoi ultimi giorni di vita.
Nemmeno il tempo di esprimersi, li in Abruzzo, di mostrare le sue doti, che andavano sempre più consolidandosi. La malattia non gli ha lasciato scampo. La sua vita è finita a 21 anni.