Omicidio di Genova, il padre di Clara Ceccarelli aveva tentato di avvisarla

Il padre anziano aveva cercato di dissuaderla dal frequentare quell’uomo, ma non era mai riuscito nell’intento.

Le parole distrutte di un padre che ha perduto la figlia, quelle passeggiate lente, ma belle, verso il negozio, per proteggerla da quell’orco che la tormentava costantemente.

Sergio, l’anziano padre di Clara di 84 anni ha perso la figlia, ma continua a ricordarla in modo particolare, come solo un padre sa fare:

“Quando potevo, facevamo il tragitto insieme. Mi teneva per il braccio, facevamo passeggiate lente ma belle. Io poi mi sedevo sulla panchina davanti al negozio e aspettavo che finisse”.

È stata uccisa da quell’uomo che non la lasciava in pace, che la tormentava in qualsiasi modo:

“Le dissi subito che quel Renato non mi piaceva. Hanno detto che ha il brutto vizio del gioco. Lei però stava bene con lui. Almeno all’inizio”

Omicidio di Genova, il padre di Clara Ceccarelli aveva tentato di avvisarla

Una vessazione continua, dispetti e tremende minacce quotidiane:

“Ho capito che era uno stalker quando Clara ha troncato la relazione. Da allora sono passati dodici mesi in cui lui le ha fatto qualunque dispetto. Faceva pipì sulla saracinesca del negozio, rigava la macchina, rompeva la serratura della portiera. Suonava spesso al portone e io non gli aprivo. Poi telefonava di continuo. Clara riappendeva ogni volta che capiva che era lui”.

“Non è stata picchiata, ma voleva denunciarlo. Me ne aveva parlato, ma non credo lo abbia poi fatto davvero. Non voleva raccontarmi tutto”.

“Non si aspettava quello che è accaduto. Solo quei dispetti. Se avessimo pensato ad altro, sarei stato ancora più vicino a lei. L’avrei accompagnata a lavoro più spesso, anche se in questo momento la mia condizione di salute non è felice.

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