La maestra carceraria di Foggia condannata per i video che la ritraggono costantemente a vessare e minacciare creature innocenti.
Parole che neanche un camionista pronuncerebbe nei confronti di piccoli indifesi. Eppure epiteti come “Pazzo, cretino, deficiente, animale” erano pronunciati dalla loro maestra di scuola.
Quelle parole, rivolte a bambini della materna, di età compresa tra i due ed i cinque anni, sono state riascoltate dalle forze dell’ordine che sono intervenute per mettere fine alle vessazioni della maestra carceriera di Foggia.
L’insegnante è ora stata interdetta dalle sue funzioni di educatrice per 12 mesi. La 47enne non potrà esercitare la professione per un anno, ma è davvero la punizione più grande che le potesse essere data?
Foggia, maestra o carceriere? Minaccia i bambini e li aggredisce, picchiandoli
Si parla di atti intimidatori coercitivi e a volte di lei che alza le mani su creature indifese.
Secondo il Tribunale di Bari, le forze dell’ordine “hanno documentato, senza dubbio, che la maestra aggrediva sistematicamente i bambini, offendendoli, ingiuriandoli e strattonandoli.”
“Il comportamento della donna era tale da rendere “mortificante la permanenza a scuola” e tale “da ridurre gli stessi bimbi in uno stato di paura e soggezione psicologica”, questa la perentoria sentenza di colpevolezza.
Le indagini partono dalla denuncia di alcuni genitori alla Preside dell’istituto di comportamenti strani dei loro figli e di confessioni che indurrebbero a pensare a dei maltrattamenti.
Poi la svolta negativa: una mamma e un papà chiedono spiegazioni riguardo un livido sulla natica della figlioletta. La preside denuncia alle autorità, partono le indagini in totale segretezza.
Vengono piazzate telecamere nell’edificio, in particolare nell’aula della maestra sospettata di abusare dei suoi alunni.
Le immagini tratte sono sconcertanti: parole mostruose, botte e lancio di oggetti, una bottiglietta d’acqua, nei confronti dei bambini, impauriti.