Conosciamo il grandissimo Renato Zero per la sua immensa importanza nella storia della musica italiana. Nel 1996 Loredana Bertè lo denuncia, cosa è successo?
Renato Zero torna come protagonista a C’è Posta per te di Maria De Filippi dove sarà ospite nella puntata di sabato. Sicuramente si tratta di un personaggio amatissimo dal pubblico italiano per la sua grande eccentricità e per la voglia di essere sempre e comunque parte dello spettacolo italiano. Andiamo a capirci qualcosa di più.
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Renato Zero è nato a Roma il 30 settembre del 1950. Ha compiuto dunque da poco 70 anni, ma ne dimostra ancora oggi assai meno. Cantautore e showman è riuscito a conquistare il pubblico con il suo istrionismo e la voglia di essere sempre protagonista.
Suo padre Domenico Fiacchini era un poliziotto, mentre la mamma era infermiera. L’infanzia la passa a via Ripetta, mentre nell’adolescenza cresce alla Montagnola quartiere periferico bene di Roma. Appena nato se la dovè vedere con una malattia molto particolare, un’anemia emolitica neonatale, che lo portò a diversi mesi di sofferenze e a trasfusioni di sangue.
Molto presto segue le sue passioni e inizia la sua carriera da cantante riscuotendo subito un successo. Tutti si accorgono fin da subito che Renato è un uomo di grande talento che potrebbe dare molto al mondo della musica italiana.
Renato Zero fin da giovanissimo inizia a travestirsi e fa successo in piccoli locali romani. Decide di diventare Renato Zero, coniando il nome d’arte, da chi lo considerava uno zero. Fu notato per primo da Don Lurio che si accorse di lui al noto Piper Club locale notturno della capitale. Da qui nascono I Collettoni e il conseguente successo.
Inizia a lavorare in vari contesti ottenendo grandi risposte di pubblico e critica fino a che conosce Loredana Berté e Mia Martini con cui condivide parecchie visioni artistiche e con cui nasce un profondo sentimento.
Nel 1967 arriva il suo primo 45 giri dal titolo “Non basta, sai/ In mezzo ai guai”. Alla produzione c’è il grande Gianni Boncompagni anche autore con Jimmy Fontana delle musiche. Purtroppo è un flop con appena 20 copie vendute.
Nonostante questo il successo è ormai a un passo. Pronto a vestire i suoi soliti vestiti e costumi Renato conquista tutti con brani unici e cantati ancora oggi come “Mi vendo” e “Il cielo” con i quali ottiene un successo stratosferico.
Solo negli anni ottanta deve affrontare una crisi con il lavoro Zero che si presenta come un flop. Nel 1991 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Spalle al Muro che gli vale la standing ovation al Teatro Ariston. Raggiunge il secondo posto in classifica e capisce che ha la possibilità di cambiare il suo futuro.
In carriera ha scritto oltre 500 canzoni, con ben 43 album pubblicati. Inoltre è riuscito anche a collaborare con numerosi artisti e fondato la sua etichetta Zeromania Music che ha portato in poco tempo al successo.
Si è parlato molto spesso dell’omosessualità di Renato Zero che però ha sempre smentito in merito. Il suo modo di fare istrionico ha fatto pensare a molti questo, ma lui si è sempre detto eterosessuale anche ammettendo che nel caso fosse stato omosessuale non avrebbe trovato problemi a dirlo.
Negli anni si è accompagnato a donne bellissime. La prima fidanzata storica è stata Enrica Bonaccorti poi conduttrice e che da giovane era una bellezza sconvolgente. C’è poi stata la lunga storia con Lucy Morante che gli ha regalato tanti attimi di gioia e che ha collaborato anche con lui sul lavoro.
I due sono rimasti in ottimi rapporti anche dopo essersi lasciati tanto che la donna anche dopo è stata la sua manager. >>> APPROFONDISCI QUI
Renato Zero ha dedicato una canzone a Lucy Morante, dal titolo “Segreto Amore”.
Renato Zero però non si è mai voluto sposare nonostante di relazioni ne abbia avuto. Ha deciso poi di adottare un bambino.
Roberto nel 1993 diventa a 20 anni bodyguard di Renato e tra i due nasce un legame di amore tra padre e figlio. Questo porta all’ufficializzazione dell’adozione con Roberto che prende il cognome di Renato ma tiene anche quello di suo padre cioè Anselmi. >>> APPROFONDISCI QUI
Loredana Bertè e Renato Zero sono stati grandi amici. I due si sono conosciuti quando ancora il pubblico non sapeva chi fossero e hanno costruito inizialmente il loro passo verso il successo.
Si incrina tutto nel 1996. La Bertè denuncia Renato alla Procura di Milano con l’accusa di furto dei diritti di alcune canzoni scritte da lei, le chiede 100 milioni di vecchie lire come risarcimento. Le canzoni vennero poi incise a Fonopoli.
Renato disse: “ormai disperata e priva di qualsiasi credibilità nell’ambiente discografico: avere a che fare con lei era diventato durissimo”, a causa della morte prematura della sorella, Mia Martini.
Renato Zero ha avuto un rapporto splendido con Mia Martini. Purtroppo la morte di questa è stato un grande dolore per tutti e anche per Renato che non la dimenticherà mai. >>>Renato Zero e Mia Martini, conoscete la storia della loro grande amicizia?
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