Biella, contatta i carabinieri, poi li aggredisce: morto l’aggressore

Una situazione rocambolesca che ha portato i carabinieri, contattati precedentemente, a difendersi dall’aggressore.

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Carabinieri (Facebook)

Panico ieri nella serata a Quaregna, provincia di Biella, dove in seguito ad una colluttazione un uomo di 50 anni, straniero, è rimasto ucciso.

Lui stesso precedentemente aveva richiesto l’intervento delle forze armate tramite il 112, una chiamata confusa e disturbata che avrebbe fatto subito sospettare le forze dell’ordine.

Una volta raggiunta l’abitazione dell’uomo sono iniziati i problemi: l’uomo, probabilmente alterato dall’alcool, ha iniziato a dare contro alle forze dell’ordine, aggredendo uno di loro con un coltello.

Nel difendere il compagno, un secondo carabiniere ha sparato un colpo di autodifesa, ferendo l’aggressore in modo grave.

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L’uomo è stato subito trasportato in codice rosso all’ospedale di Ponderano, dove in condizioni gravissime, è stato visitato dai medici di turno.

Non è riuscito però a sopravvivere ed è spirato poco dopo.

Si cerca ora di risalire alla motivazione che ha portato l’uomo a diventare irascibile e ad attaccare i carabinieri. Anche dal 118 fanno sapere che l’uomo, precedentemente all’intervento dei carabinieri, aveva effettuato una telefonata, ma sempre molto confusa, non spiccicando bene parola a causa del troppo alcool in corpo.

Si cerca anche di risalire alle generalità dell’uomo, alla sua provenienza ed al fatto se avesse famiglia o meno, cosi da cercare di ricostruire la sua identità.

Al carabiniere non è stata ancora contestata la difesa con arma da fuoco, dato che sarebbe stato necessario intervenire con la pistola d’ordinanza per difendere il compagno.

L’attacco è stato alquanto imprevisto e la difesa del carabiniere è stata assolutamente necessaria.

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