Attacco online con minacce ed insulti alla Senatrice Liliana Segre: questa volta la ragione riguarda il vaccino covid.
Ennesimo atto di violenza verbale nei messaggi rivolti alla Senatrice a vita Liliana Segre dopo che la stessa ha postato una foto che la ritrae mentre effettua il vaccino per il coronavirus.
La faccenda è stata ritenuta cosi di grave entità che la procura di Milano ha deciso di aprire un’inchiesta per incitamento all’odio.
Addirittura la polizia postale, coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili stanno cercando di rintracciare le persone ricollegate ai terribili messaggi rilasciati.
Commenti politici sulla vicenda sono arrivati nelle ultime parole in vicinanza alla Senatrice:
“Parole inaudite, ignobili e irripetibili. Un segnale allarmante dell’intolleranza e dell’ignoranza che purtroppo serpeggia sui social. Una violenza di fronte alla quale non si può restare indifferenti”. Come dice la segretaria del PD Silvia Roggiani.
Ennesimo attacco a Liliana Segre: la causa stavolta è il vaccino Covid
Un commento della Segre sul vaccino è stato rilasciato nei giorni precedenti alla vaccinazione effettuata dalla Senatrice a vita:
“Da nonna novantenne dico ai miei ‘fratelli’ e alle mie ‘sorelle’, che arrivano a questa età, di non avere paura e di fare il vaccino. Sono molto contenta di avere avuto l’opportunità di fare questo vaccino, cosa di cui sono molto convinta. Non oggi, davanti al virus, ma in tutta la mia vita. Ho sempre creduto nei vaccini, come quando ho compiuto viaggi lontani, ho vaccinato i miei figli e sono vaccinati anche i miei nipoti. Non ho paura del vaccino, ho paura della malattia”.
Le parole nei messaggi sono state estremamente offensive, alcuni riferendosi anche al suo passato, quando era stata testimone dell’Olocausto Ebraico, essendo state internata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.