Covid, dati allarmanti su quasi la totalità d’Italia: richiesto lockdown generale

I dati Gimbe sono allarmanti e delineano 17 regioni con un incremento eccessivo di contagi per numero di abitanti.

Dopo l’arrivo delle nuove varianti nella penisola, la situazione diventa ormai sempre più critica e fuori controllo.

I nuovi dati Gimbe delineano una situazione estremamente rischiosa in 17 regioni, con i contagi saliti per una percentuale estremamente rischiosa rispetto al numero di abitanti.

“Serve un cambio di passo nel controllo della pandemia perché, complici le varianti, è impossibile piegare la curva dei contagi con le attuali misure di mitigazione, confidando solo nel potenziamento della campagna vaccinale”.

Questa la situazione delineata sulla raccolta dati Gimbe che prevede una situazione estremamente grave ed un innalzamento della curva contagi.

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Con l’arrivo delle varianti che ulteriormente preoccupano le regioni, alcune di queste hanno già iniziato a premunirsi: la Lombardia, per affrontare l’arrivo della variante inglese e di quella scozzese ha iniziato a mettere le prime zone rosse.

Il Presidente della Regione Attilio Fontana ha decretato la zona rossa in quattro comuni a partire da ieri proprio per contrastare la diffusione delle varianti.

Si tratta dei comuni di Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) per il quale il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha deciso di far scattare la zona rossa da oggi alle ore 18.00.

Il sentore di un nuovo lockdown nazionale è intanto stato annunciato anche dal virologo Crisanti che aveva dichiarato poi:

“La variante inglese in 15 giorni passa dal 10 per cento tranquillamente al 60-70 per cento con le conseguenze che abbiamo visto in Inghilterra con più di 2mila morti al giorno. Bisogna mettersi una cosa in testa: finché non controlliamo il virus, la realtà è questa e bisogna mettersi l’anima in pace”.

Fontana ha anche indetto la chiusura delle scuole primarie, secondarie e superiori ed è stata dunque interdetta la presenza alle lezioni, che proseguiranno solo in remoto.

La paura di una nuova chiusura regionale è tanta, con un aumento di contagi in questi ultimi giorni del 20% che hanno portato un passaggio da zona gialla a zona arancione.

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