Nuove chiusure in Lombardia per evitare il diffondersi della variante inglese che tanto spaventa l’Italia.
La storia si ripete: dopo circa un anno dal primo caso di coronavirus di Codogno torna la paura di alto rischio di contagio in altri comuni della Lombardia, che da oggi andranno in zona rossa.
Si tratta dei comuni di Bollate (Milano), Castrezzato (Brescia), Mede (Pavia) e Viggiù (Varese) per il quale il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha deciso di far scattare la zona rossa da oggi alle ore 18.00.
Tutte le manovre possibili per bloccare la diffusione delle nuove mutazioni del virus, che da studi vengono dichiarate più mortali ed a più alto rischio di contagi: la variante inglese, quella brasiliana ed in ultima battuta quella sudafricana, che addirittura sembrerebbe immune al vaccino sviluppato.
Lombardia, nuove zone rosse a causa delle varianti covid: chiusure imminenti di scuole primarie e superiori
Fontana ha anche indetto la chiusura delle scuole primarie, secondarie e superiori ed è stata dunque interdetta la presenza alle lezioni, che proseguiranno solo in remoto.
La paura di una nuova chiusura regionale è tanta, con un aumento di contagi in questi ultimi giorni del 20% che hanno portato un passaggio da zona gialla a zona arancione.
Il sentore di un nuovo lockdown nazionale è intanto stato annunciato anche dal virologo Crisanti che aveva dichiarato:
“Se a maggio avessimo prolungato il lockdown per altri 15-20 giorni avremmo azzerato i contagi e avremmo potuto blindare l’Italia e probabilmente oggi staremmo in una situazione vicina a quella della Corea del Sud o della Nuova Zelanda”.
Il virologo, analizzando la situazione al programma di Rai3 “Agorà”, dove era intervenuto come ospite, ha espresso la sua profonda paura per la variante inglese covid:
“La variante inglese in 15 giorni passa dal 10 per cento tranquillamente al 60-70 per cento con le conseguenze che abbiamo visto in Inghilterra con più di 2mila morti al giorno. Bisogna mettersi una cosa in testa: finché non controlliamo il virus, la realtà è questa e bisogna mettersi l’anima in pace”.