Colto in flagrante mentre deteneva 106 piantine di marijuana in un casolare abbandonato sull’Appennino Emiliano.
È stato colto in flagrante insieme ad un complice mentre coltivava illegalmente 106 piantine di marijuana l’ex giocatore di Juventus, Inter, Roma e Parma: si tratta di Luigi Sartor, di ruolo terzino.
Sempre stato un carattere un po’ “fumantino” dentro e fuori dal campo, il calciatore classe 1975 originario di Treviso, dopo i suoi 11 anni di calcio giocato, è di nuovo nei guai.
Era rimasto già coinvolto in un’inchiesta legata al calcioscommesse data dalla Procura di Cremona, per il quale era stato alla fine prescritto dal Tribunale di Bologna nel 2019 che estingueva la sua colpa e non lo riteneva più coinvolto nel caso.
Arrestato un ex calciatore: coltivava marijuana illegalmente in un casolare
Colto con le mani nel sacco insieme al suo complice, Marco Mantovani, di 46 anni, è stato arrestato e obbligato agli arresti domiciliari. Davanti al giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il campanello di allarme era scattato dopo che le forze dell’ordine si erano accorte del raddoppio della potenza del contatore per il casolare di Lesignano Palmia, piccola frazione della montagna parmense, all’apparenza completamente disabitato.
A quel punto le Fiamme Gialle hanno visitato il casolare di Sartor e lo hanno arrestato con il suo complice.
Da giocatore Sartor aveva però avuto anche alcuni meriti: era stato ed è ancora infatti il più giovane giocatore con la maglia della Juventus a debuttare nelle Coppe Europee nell’anno 1992, vincendo in quell’occasione l’ambita Coppa UEFA.
Ha vinto ben tre di quelle Coppe con appunto la Juventus, cinque anni dopo con l’Inter e l’anno successivo a quest’ultima con il Parma, nonché 3 Coppe Italia (una con il Vicenza e due con il Parma) ed un europeo Under 21 con la nazionale italiana.