Una tragedia che ha colpito la comunità locale. Tutti gli volevano bene e stimavano l’autista morto troppo presto.
Gli volevano bene tutti, era l’amico che tutti al momento giusto trovavano al loro fianco. Alberto Aliberti, napoletano di origine ma torinese di adozione aveva 46 anni. Lavorava presso la locale azienda di trasporti, un appuntamento fisso per i suoi passeggeri. Le linee linee “35”, “18”, “1” e “67”, quelle che abitualmente Alberto percorreva alla guida dei mezzi pubblici della sua azienda con professionalità e serietà ,sempre e comunque, in ogni situazione, in ogni caso.
Un infarto fulminante, un malore che non gli ha lasciato scampo, nel giorno di San Valentino, nel giorno in cui, i più festeggiano l’amore, in casa di Alberto è entrata la morte, sfacciata, senza alcuna pietà. Lascia moglie e figlio Alberto, ed una casa vuota. Il vuoto della sua assenza che mai nessuno potrà colmare. Un dolore inspiegabile, inatteso, riempito in parte dal calore e l’affetto degli amici e dei colleghi di Alberto, sempre presenti ed anche in questo caso, testimoni attivi di quanto la sua perdita rappresenti un duro colpo per tutti.
LEGGI ANCHE >>> Tir prende fuoco in autostrada: morto l’autista
LEGGI ANCHE >>> Un malore mentre aiutava gli altri: Cesare è morto cosi
Era l’autista amico di tutti: il ricordo dei suoi colleghi
“Un uomo solare, un lavoratore modello, molto attaccato alla famiglia”. Questo il ricordo dei suoi colleghi, dei compagni di vita di Alberto, autista da ben 21 anni. Una lunga carriera fatta di dedizione e serietà. Una persona dal cuore grande che mancherà a tutti. Un uomo non comune. Napoletano di nascita, ma trasferitosi a Torino. La sua famiglia, il suo lavoro, la sua guida alla guida degli autobus di linea della sua città, erano tutta la sua vita.
Mancherà a tutti Alberto, questo è certo, ed il suo ricordo grazie a chi gli ha voluto davvero bene, vivrà per sempre.