Omicidio del ginecologo a Milano: omicidio probabilmente per debito

Stefano Ansaldi, il medico dei bambini, aveva probabilmente grossi debiti e per questo si sarebbe suicidato.

Sempre più oscura la pista sulla morte del ginecologo di Benevento, Stefano Ansaldi, ritrovato sotto un ponte a Milano il 19 dicembre.

Retroscena ancora da chiarire sulla sua morte: dopo la pista dell’aggressione e della rapina, quella più accreditata del suicidio… ma ancora ci sono dei risvolti!

Molte sono ancora infatti le perplessità, ciò che anche, nell’eventualità, avrebbe portato il medico a tagliarsi la gola con quel coltellaccio di 20cm e morire dissanguato.

Il Rolex posato a terra ed i primi tre segni sulla carotide che potrebbero far pensare o ad una esitazione nell’infliggersi il colpo mortale, oppure ad un tentativo di divincolarsi dalla presa di qualcuno.

Omicidio del ginecologo a Milano: omicidio probabilmente per debito, probabile anche con la camorra

Eppure qualcosa non convince gli inquirenti sulla motivazione della morte del ginecologo: perché a Milano? C’entra qualcosa il fatto di alcuni debiti accumulati da Ansaldi?

Si perché il dottore aveva contratto forti debiti, di circa 200 mila euro di un prestito dalla Clinica Arenella, per il quale gli venivano recapitate costantemente cambiali da 20 mila euro e di altri 300 mila euro da una famiglia facoltosa.

E poi c’è la possibilità dell’entrata in scena della Camorra a completare il quadro di un possibile suicidio per debiti troppo onerosi da pagare, a persone troppo influenti, in un giro criminale di riciclaggio e prestanomi.

Ansaldi aveva comunicato alla moglie, con la quale vive da separato in caso, che si sarebbe dovuto incontrare con un amico di Dubai, che in realtà era un fiduciario svizzero con il quale aveva appuntamento a Chiasso, in Svizzera.

Ansaldi declinerà l’appuntamento, previsto per le 16, per poi alle 18 essere ritrovato morto da una coppia che ritrova il suo cadavere agonizzante.

Ancora ci vorrà l’intervento e l’entrata in scena dell’Antimafia per provare a trovare il bandolo nella matassa.

Gestione cookie