Mondiale per club, lo sceicco non saluta la terna arbitrale femminile

L’episodio contestato in una partita dei Mondiali per Club tenutisi in Quatar: la terna arbitrale femminile ha avuto una sorpresa sgradita.

“Ancora succedono queste cose nel 21° secolo?”. Questo è ciò che in molti potrebbero affermare leggendo ciò che è accaduto in questa partita del “Mondiale per Club“, che si sono tenuti in Quatar.

L’episodio riguarda la fase finale del mondiale, ciò che è accaduto post partita per il quinto e sesto posto fra le squadre Ulsan-Al Duhail, dunque proprio le battute finali dell’evento.

Un episodio che si è poi trasformato in una situazione imbarazzante e allo stesso tempo anche leggermente ironica per ciò che si è verificato.

Riepiloghiamo l’accaduto, filmato dalle telecamere e trasmesso quasi in tutto il mondo: in breve una delle terne arbitrali, fra il totale di 19 direttori di gara dell’evento, era composta da donne.

Mondiale per club, lo sceicco non saluta la terna arbitrale femminile: polemica per ciò che è successo

Edina Alves, Neuza Beck e Mariana de Almeida sono state le “vittime” della vicenda: durante la premiazione dell’evento, dove il Presidente della FIFA Gianni Infantino salutava tutti gli arbitri dopo aver dato loro la medaglie simbolica dell’evento.

Successivamente all’italo-svizzero i direttori di gioco avrebbero trovato, stanziato su un palco ed al centro delle scene lo sceicco del Quatar Joaan bin Hamad Al Thani, pronto a stringere la mano ad ognuno di loro… o almeno, quasi a tutti!

Alle direttrici di gara questo privilegio non è stato permesso, come ripreso dalle telecamere televisive, quando prima di avvicinarsi allo sceicco, la ragazze venivano avvisate di non stringere assolutamente la mano a quest’ultimo.

Un segno che è stato ampiamente criticato in tutto il mondo, dato che lo stesso ragionamento non è stato fatto sui loro colleghi uomini, dunque non si è certamente trattato di un gesto rispettoso nei confronti dello sceicco.

Il timore ora è per i Mondiali che si terranno in Quatar nel 2022 dove si teme che si possano verificare episodi simili a ciò che è successo oggi.

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