La vicenda era avvenuta nel 2013 ed aveva attirato l’attenzione di curiosi ed amanti del crimine per l’alone di mistero intorno ad esso.
Una vicenda terrificante, che si aggiunge alla leggenda da horror story del Cecil Hotel di Los Angeles, riguardante la studentessa canadese Elisa Lam, scomparsa nel 2013 e ritrovata senza vita poco dopo.
La studentessa era in vacanza e all’epoca aveva solo 21 anni, quando è stata ritrovata cadavere in uno dei serbatoi dell’acqua sul tetto.
Una morte misteriosa che si va ad aggiungere alle storie di terrore legate a questo hotel, famoso fin dai tempi della grande Depressione Americana degli anni 30′ come “l’albergo degli orrori” per gli innumerevoli suicidi che venivano effettuati al suo interno.
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Inchiesta sulla morte di Elisa Lam, la giovane ritrovata senza vita al Cecil Hotel: era in un serbatoio dell’acqua
Della vicenda vi sono ancora moltissimi particolari fuori posto e misteri da svelare, tra i quali le ultime registrazioni da viva di Elisa: viene ripresa in un ascensore, dove preme tutti i tasti a caso per poi uscire da questo velocemente e disperatamente.
Si vede che si affaccia più volte al di fuori dell’abitacolo, muovendosi e gesticolando freneticamente come se stesse conversando con qualcuno.
I genitori dichiareranno poi che la Lam soffriva di disturbo bipolare e che per questo motivo prendeva 4 farmaci che la aiutavano a calmarsi. Per questo, una volta inserito il video su piattaforme online, tra le quali anche Youtube, molti utenti hanno ipotizzato che la ragazza avesse avuto un attacco psicotico.
Il caso è divenuto successivamente di interesse mediatico per una docuserie uscita su Netflix che racconta nei dettagli l’accaduto e la strana morte della ragazza, in quelle che poi diventeranno teorie complottiste e ipotesi di curiosi amanti dei thriller.