E’ servita una sola oretta d’attesa, poi Rousseau ha dato le sue risposte. Nei prossimi giorni il bilancio sugli iscritti al movimento
In gergo si definirebbe una vittoria di Pirro quella del Movimento Cinque Stelle. Hanno vinto, ma a che costo lo scopriremo nelle prossime settimane.
Rousseau ha detto che il governo Draghi si farà, questo significa che l’ala più governativa dei pentastellati ha convinto la base a sostenere il progetto. Una vittoria schiacciante a metà, che lascia molti scontenti. Questo momento di democrazia interna si è scontrato con diversi ostacoli. Prima il posticipo del voto, arrivato a pochi minuti dall’apertura delle urne digitali. Poi, l’appello alla compatezza. Poi il quesito sulla piattaforma, quantomeno bizzarro: «Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?». E infine l’esito elettorale, che ha visto i governisti prevalere per quasi il 60% sui garibaldini.
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Movimento cinque stelle: Rousseau ha dato le sue risposte. Al via il governo Draghi!
Adesso il governo Draghi è pronto, ha finanche il placet del Movimento Cinque Stelle. Nelle prossime ore il Presidente del Consiglio incaricato si recherà al colle, e presenterà la squadra dei ministri.
Nel mentre in casa cinquestelle si ricompongono i cocci. La votazione ha svelato la crisi che covavano all’interno da tempo ormai. Gli appelli all’unità non sono serviti a nulla, così Dibba lascia, Lezzi è furiosa, Toninelli segue i frangisti ribelli e il gruppo parlamentare si divide.
Nonostante tutto però l’ex capo politico, ed ormai guida del gruppo storico Luigi Di Maio ha espresso la sua felicità per quanto accaduto.