Caos scuola, continuano le occupazioni: “Denuncio tutti”

Scuola sempre più nel caos. Continuano le occupazioni negli istituti superiori, e presidi corrono ai ripari.

Scuole occupate
Scuole occupate (Web)

Caos scuola a Roma. In una situazione già di per se complessa con gli ingressi presso gli edifici scolastici superiori ripresi da pochissimi giorni, un’altra grana è pronta a scoppiare. A Roma cosi come in altre parti d’Italia è ripresa l’occupazione degli edifici scolastici. Gli studenti protestano, non ci stanno alle condizioni oggi in atto presso i vari istituti e di conseguenza occupano le strutture per bloccarne ogni attività, una storia vecchia come il mondo.

Ultimo in ordine cronologico, il “Mamiani” di Roma, liceo che spesso ha dato il via a proteste studentesche ben più vaste. I ragazzi sono entrati nel pomeriggio presso l’istituto occupandolo. La preside ha subito parlato di provvedimenti nei confronti dei ragazzi che sono entrati nella struttura ed ha annunciato che denuncerà tutti. La protesta nasce dalle difficoltà create dalla didattica a distanza. Inizialmente si pensava che l’occupazione non fosse una scelta condivisa, invece, poi, si è subito passati all’azione.

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Caos scuola, continuano le occupazioni: la protesta degli studenti non si placa

“Domani mattina verrà sporta denuncia – ha dichiarato la preside di uno dei licei occupati, Tiziana Sallusti – contro tutti gli occupanti anche perché un docente, che ha provato a fermarli, è stato aggredito. Faccio appello alle famiglie affinché convincano i ragazzi a tornare a casa quanto prima: ci sono dei minorenni e la situazione è pericolosa, sia per il rischio dei contagi sia per la presenza nella scuola di ragazzi esterni”.

Nella capitale in seguito alle proteste degli studenti ci sono anche stati casi di scontri con le forze dell’ordine. Da li, poi, altre occupazioni sono seguite con i ragazzi che chiedono migliori condizioni anche presso gli stessi istituti scolastici: “Chiediamo hanno spiegato i manifestanti – la riparazione e a manutenzione dell’impianto di riscaldamento, l’installazione di almeno due termo scanner in entrambe le sedi e la distribuzione agli studenti di mascherine FFP2“.

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