L’uomo di 44 anni non si è salvato dal fulmine che lo ha colpito in pieno mentre era a lavoro in un campo.
Nel posto sbagliato, al momento sbagliato. La morte di un uomo a Roma ha dell’imprevedibile: colpito in pieno da un fulmine, l’uomo non è riuscito a salvarsi.
La tragedia mercoledì 10 febbraio, nel quartiere Montecelio, in provincia di Guidonia. L’uomo, di origine romena, era in un campo coltivato con una connazionale mentre compiva dei lavori agricoli.
La scarica si è sprigionata sull’uomo mentre si dirigeva in un pollaio nei pressi dell’uliveto dove stava effettuando i lavori: non ci sono state speranze per l’uomo di 44 anni. Neanche l’intervento del 118, che ha cercato in tutti i modi di rianimarlo, sono andati a buon fine: l’uomo è spirato a causa della forte scossa.
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Muore folgorato da un fulmine mentre lavora per i campi: l’evento è qualcosa di raro
Secondo le statistiche le morti per coloro che sono colpiti da fulmini sono di 1 persona su 10.000. In genere sarebbe più facile per gli uomini essere colpiti, piuttosto che per le donne, con una percentuale dell’80% rispetto al 20% di effetto sul genere femminile.
Solitamente la scarica colpisce e brucia le parti più sensibili del corpo, come il petto o la testa e può creare delle paralisi motorie o un arresto cardiaco.
Secondo uno studio del CRN in Italia ogni anno muoiono circa 20 persone a causa della caduta di fulmini, che in media sono un milione l’anno. In particolare per evitare di morire folgorati la cosa migliore è stare lontani dai punti di contatto dove è più facile che il fulmine cada, come pali della luce elettrica oppure gli alberi.