La sigaretta elettronica è un dispositivo che si è ampiamente diffuso da qualche anno e sono circa due milioni gli italiani che la scelgono in sostituzione a quella tradizionale, sia come alternativa che come strumento ausiliario per smettere di fumare. Ma cosa ha determinato questo successo?
Sempre più fumatori raggiungono la consapevolezza di quanto sia dannoso il fumo per la loro salute e cercano dei modi per smettere, o comunque limitare i danni servendosi di un’alternativa che porti meno problemi. Un ruolo importante lo hanno giocato anche le fragranze della sigaretta elettronica che risultano molto piacevoli ed attirano sempre un maggior numero di consumatori.
Sono molti i negozi, che propongono sempre nuovi e profumati aromi per sigaretta elettronica che stuzzicano la curiosità di molte persone che, spesso, abbandonano definitivamente la sigaretta tradizionale che presenta un odore indubbiamente più sgradevole, scegliendo questa alternativa innovativa e spesso più pratica.
La domanda che, però viene da porsi è: la sigaretta elettronica, è realmente meno dannosa rispetto a quella tradizionale? Le opinioni a riguardo sono controverse e spesso poco chiare, ma bisogna fare ulteriori approfondimenti per comprendere quali sono i reali effetti, positivi e negativi, che questo prodotto può avere sull’organismo.
Cos’è la sigaretta elettronica e come si presenta?
Questo dispositivo elettronico diventato così comune, è composto da varie parti di base che ne permettono il funzionamento e sono, più o meno, le stesse in tutti i modelli. Tra queste troviamo:
L’atomizzatore: che, per effetto di un impulso elettrico, riscalda il liquido da svapo che, a sua volta evapora e viene inalato mediante l’apposita bocchetta;
La cartuccia : che è la parte che contiene il liquido aromatizzato e funge sia da contenitore di questo liquido, che da filtro;
Infine, poi, troviamo la batteria ricaricabile che permette il funzionamento del dispositivo. Le batterie sono ricaricabili in corrente e possono avere una durata variabile in base al modello della sigaretta elettronica.
Tutti questi elementi compongono la sigaretta elettronica e ne permettono il funzionamento. Nel procedimento sopraelencato, manca un processo fondamentale che è alla base della sigaretta tradizionale: la combustione. Ecco, è proprio questa la differenza principale tra le due sigarette e che rende questa decisamente meno dannosa della prima.
Mediante la combustione del tabacco e della carta della sigaretta , infatti, vengono prodotte una serie di sostanze cancerogene che sono estremamente nocive per l’organismo. Nella sigaretta elettronica, invece, c’è la produzione di un vapore che viene poi inalato per simulare il gesto di fumare.
Ma cosa si può dire, invece, delle sostanze contenute nei liquidi da svapo delle sigarette elettroniche? Sono dannose per la salute o danno davvero i benefici che ci si aspetta? Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Sigaretta elettronica e salute: benefici e rischi a confronto
Tenendo conto della mancanza di combustione, è già abbastanza noto che la sigaretta elettronica meno dannosa rispetto a quella tradizionale. Durante la combustione, infatti, vengono prodotte delle sostanze come: catrame, monossido di carbonio, il cianuro di idrogeno, l’acido cianidrico, il toluene, l’acetone, l’ammoniaca, l’acroleina, l’acrilonitrile, e la metilammina.
Queste sostanze sono estremamente tossiche e rappresentano la causa principale di cancro dovuto al fumo, principalmente ai danni del sistema respiratorio, ma anche di altri organi e tessuti con effetti a lungo termine devastanti.
Tutto ciò non succede con la sigaretta elettronica che, in un certo senso, si presenta come un’alternativa meno nociva rispetto a quella classica, ma non è certo che non presenti alcun margine di rischio. Trattandosi di un prodotto relativamente recente, infatti, mancano studi sugli effetti a lungo termine che le sostanze contenute nei liquidi da svapo possono arrecare all’organismo ed i dati a riguardo sono ancora scarsi.
La comunità scientifica a riguardo non ha, quindi, ancora dato risposte certe e sta lavorando per saperne di più. L’ipotesi generale è quella che a lungo andare, le sostanze contenute nei liquidi da svapo potrebbero risultare dannose per i polmoni, con anche rischio di cancro. Ciò che è certo è che comunque si presenta meno pericolosa della sigaretta tradizionale, e sarà solo il tempo a darci una risposta certa sull’entità di eventuali danni.
Scegliere la sigaretta elettronica: si o no?
A questo punto viene da chiedersi se sia saggio optare per questo dispositivo i cui effetti sono ancora poco noti. La risposta la si può trovare solo grazie al proprio buon senso e la consapevolezza di tutti gli eventuali danni che il fumo porta alla salute.
Chiaramente chi comincia a fumare, è consapevole di introdurre nel proprio organismo delle sostanze altamente nocive ed è proprio questa consapevolezza che , spesso, spinge a scegliere la sigaretta elettronica.
Valutando l’eventualità dei danni, seppur minori rispetto a quella tradizionale, c’è da dire che la sigaretta elettronica potrebbe essere uno strumento valido per smettere di fumare gradualmente. Con la sigaretta elettronica, infatti, è possibile ridurre le quantità di nicotina, fino ad arrivare ad eliminarla totalmente. In questo modo, ci si può liberare lentamente sia della dipendenza fisica che dall’abitudine quotidiana del fumo in un modo lento e non stressante.