La ricostruzione degli inquirenti induce a comprendere che Peter e Laura sarebbero morti in due momenti differenti.
Nuova ricostruzione degli inquirenti sull’indagini oramai sempre più complessa del caso dei coniugi uccisi, Peter Neumair di 63 anni e Laura Perselli di 68 anni. Il corpo della Perselli era stato rinvenuto sul fondo del fiume Adige, mentre quello di Peter è ancora in fase di ricerca.
Gli inquirenti intanto hanno ricostruito la vicenda, delineando che il duplice omicidio potrebbe essere stato compiuto in due momenti differenti della giornata. La ricostruzione confermerebbe che il primo a perdere la vita sarebbe stato Peter, successivamente poi sarebbe toccato a Laura, intenta a ritornare a casa dopo aver assistito la madre ormai anziana.
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La conferma delle supposizioni sarebbe arrivata dai diversi orari nei quali i cellulari sarebbero stati spenti: quello di Peter alle 17.30, mentre quello di Laura alle 21.30.
Una spiegazione certa ora potrà essere data solamente dall’autopsia programmata sul corpo della donna e dal possibile ritrovamento del corpo di Peter, ancora disperso con estrema probabilità sul fondo del fiume Adige.
Dell’omicidio dei due coniugi Neumair, è accusato il trentenne e figlio Benno, in carcere a partire dal 28 gennaio. La ricostruzione dell’accaduto proverebbe infatti che il giovane avesse ucciso i genitori assalendoli in casa per poi trasportarli verso la casa della nuova fidanzata e nel percorso si fosse liberato dei corpi gettati nell’Adige.
Sono ancora discusse le condizioni psicologiche del ragazzo, sul quale da sempre la famiglia ha sempre avuto dei dubbi sulla lucidità e la normalità, con molti episodi che negli anni hanno indotto a pensare che egli potesse avere dei problemi seri, confermato anche dall’uso eccessivo di tranquillanti ed anabolizzanti.