Voto rinviato su Rousseau, Grillo: “Aspettiamo il Premier”

E dunque, è bastato un solo colloquio con il Premier incaricato perchè Grillo cambiasse l’indirizzo dei cinque stelle: voto rinviato su Rousseau. 

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Beppe Grillo (Niccolò Caranti, Wikipedia Commons)

Il giornalista de Il Foglio, David Allegranti, questa mattina ha pubblicato una storia su Instagram che non lascia spazio ad interpretazioni: le buffonarie. Un gioco di parole poco nobile che voleva ricordare le parlamentarie, con cui ci i cinque stelle nel 2018 scelsero chi sarebbero stati i loro rappresentanti.

Beppe Grillo lo ha descritto come “uno  di noi”. E’ basta solo una conversazione per capire che il Movimento non poteva dire di no a questa scelta, non era il momento. Ed ecco allora che è stato necessario l’aiuto di un non parlamentare per guidare la delegazione pentastellata, così come dice lo stesso Grillo nel video caricato ieri. Poi la comunicazione ai suoi membri. Ed oggi il post di conferma: posticipato il voto online.

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Voto rinviato su Rousseau, Grillo: “Aspettiamo il Premier”. V-day digitale parallelo

Le parole del garante non hanno però entusiasmato la frangia dei ribelli, che in queste ore sarà ancora più furente. A seguito della decisione ufficiale di posticipare il voto su Rousseau. Ovviamente, il movimento costituitosi sull’insoddisfazione della gente verso economisti e burocrati ha timore di chiedere ai suoi iscritti cosa ne pensino di un esecutivo Draghi. Intanto ieri sera ci ha provato, per l’ennesima volta, il povero Di Maio a richiamare il Movimento all’unità. Ma non c’è stato nulla da fare. “Siamo stati decisivi nel Conte I con provvedimenti simbolo come il Reddito di Cittadinanza e la legge anticorruzione – scrive l’ex Capo politico -Siamo stati fondamentali nel Conte II con riforme che faranno la storia, come il taglio dei parlamentari. E continueremo ad essere determinanti. Il MoVimento in questi anni ha sempre mostrato serietà e responsabilità”.

Appello forse rivolto a Barbara Lezzi, Elio Lannutti, Alvise Maniero, Andrea Colletti, Mattia Crucioli, Elena Botto, Leda Volpi, Primo Di Nicola, Bianca Laura Granato, Pino Cabras, Jessica Costanzo, Laura Angrisani, Raphael Raduzzi, che con 700 connessi, in quel momento erano impegnati ad alimentare la rabbia della fronda garibaldina del Movimento.

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