Si è parlato in queste ore moltissimo di nomi, ma la politica di Draghi non è ancora chiara a tutti. In attesa della composizione dell’esecutivo, ecco su cosa potrebbe intervenire l’ex Bce
Il tempo di Mario Draghi sembra essere prossimo, e questo permette di delineare anche la linea politica delle settimane che verranno. L’Italia è tornata a parlare di rotta Atlantica, e questa è la prima vera notizia. Dopo anni di incertezza sul ruolo in politica estera del Belpaese, ora il nostro esecutivo torna a parlare. E se la Farnesina dovesse finire nelle mani della Bellone allora sì che il board a trazione europeista avrà molti argomenti da mettere in campo.
Poi si partirà con le riforme, quelle che sono state tema focale di questa crisi di governo. Pubblica Amministrazione, giustizia e riforma del fisco. Proprio ieri la commissione bilancio della camera, presieduta dal renziano Marattin, ha convocato in audizione esterna Carlo Cottarelli con cui è iniziata collaborazione che porterà alla riforma del Fisco. Tema tanto caro all’Europa, ma anche al Presidente Marattin che fin dal giorno del suo insediamento ha cominciato un durissimo lavoro per dare vita ad una delle riforme più importanti per il nostro paese per l’uscita dalla pandemia.
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La politica di Draghi, quali le priorità del futuro Premier. L’uscita dalla crisi, i nuovi provvedimenti
Non solo le grandi riforme però nel crono programma che incalza il mandato di Mario Draghi. Da contraltare ai problemi storici del paese, ci sono i problemi di oggi. Quelli a cui in 24 ore, o poco più, bisogna urgentemente dare risposta. Il piano vaccinale, unico modo per uscire dalla crisi sanitaria, e una via alternativa ai sussidi. Infatti il tema è sempre più legato a quello che accadrà dopo il periodo di assistenzialismo imposto dalla pandemia. Il governo Conte è caduto nei numeri sulla giustizia, ma concettualmente si è visto sfiduciato da una parte della sua maggioranza poichè troppo fermo sulle sue posizione di erogazione di fondi.