La vicenda in una scuola elementare, il bambino non aveva raccontato nulla ai suoi genitori di quanto accaduto.
La maestra ha perso la pazienza, la calma ed anche la testa. Questo è quello che è successo in una scuola salentina. Classe terza elementare, la maestra non è contenta di come un suo alunno sta traducendo una fase, inizia ad insultarlo con frasi davvero sgradevoli. Poi, non contenta gli lancia contro un diario, colpendolo ad un labbro. Il bambino piange, ma la maestra non se ne cura, anzi, gli chiede con insistenza di smettere.
Tornato a casa il bambino non racconterà niente ai suoi genitori, nonostante la ferita sul labbro, che papà e mamma prendono per una classica ferita causata dal freddo. Il piccolo ha forse vergogna o chissà cosa, sta di fatto che a casa, non racconterà di ciò che è successo in classe poche ore prima. A farlo saranno gli altri bambini, che racconteranno ai propri genitori di come la maestra ha trattato il loro piccolo compagno di classe.
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Violenza in classe: “Sei un fallito, non troverai mai un lavoro”
I genitori degli altri bambini parlano quindi con quelli del piccolo maltrattato, il quale a quel punto riferisce tutto. La maestra secondo il racconto di tutti i bambini quel giorno aveva iniziato a trattare male tutti, poi nel momento in cui il piccolo protagonista della vicenda, ha sbagliato una parte di traduzione, ha letteralmente perso la testa. Ha iniziato a gridargli di essere un fallito e che mai troverà un lavoro, inoltre gli ha lanciato in faccia il diario.
Il piccolo, nonostante tutto, è subito ritornato a scuola, mentre la maestra, in attesa di eventuali provvedimenti da parte della dirigenza scolastica, è stata sospesa.