Ex Presidente del Senato, ex segretario generale della Cisl, politico navigato che nutriva della stima e del rispetto di tutti.
Personalità del mondo politico e sindacale italiano, Franco Marini, si è spento all’età di 87 anni. Nei primi giorni dell’anno era stato ricoverato per covid a Rieti, ma poi è stato dimesso a fine gennaio. Segretario Generale della Cisl, uomo forte dei Popolari italiani, fino alla carica di Presidente del Senato alla quale arriva nel 2006 dopo la vittoria delle elezioni politiche di Romano Prodi. Alto profilo, indubbie qualità politiche, Franco Marino era stimato da tutti.
Nel 2013 proprio a compimento di una carriera ricca di successi personali e politici, Franco Marini fu proposto come candidato per la presidenza della Repubblica dal Partito Democratico e da Forza Italia, senza riuscire però ad essere eletto. Quella volta, ci fu la ricandidatura, e rielezione di Giorgio Napolitano, fatto assolutamente unico nella storia della Repubblica italiana.
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“Sempre dalla parte dei più deboli”: l’annuncio dell’ex collega di partito
A dare notizia del decesso di Franco Marini era stato Pierluigi Castagnetti, collega di partito di Marini tra i popolari e successivamente nei soggetti centristi nati nelle stagioni che seguirono. Il cordoglio del mondo della politica nelle parole di chi con Franco Marino ha condiviso stagioni di lotta e di passione politica: “Ci ha lasciato uno dei grandi protagonisti del sindacato e della politica degli ultimi 40 anni. Uno degli artefici della nascita dell’Ulivo e del centrosinistra, quando con coraggio impedì che il PPI scivolasse a destra. Io perdo un Maestro, un Padre, un Amico”, queste le parole dell’attuale ministro della Cultura, Dario Franceschini.
“La politica come passione e organizzazione, il mondo del lavoro la sua bussola, il calore nei rapporti umani. Ci mancherà Franco Marini. Ha accompagnato i cattolici democratici nel nuovo secolo“, ha commentato il commissario europeo Paolo Gentiloni.