Tragedia nel mondo dell’alpinismo: muore il famoso “Cala”

Il noto alpinista Carlo Alberto Cimenti, detto “Cala”, è uno dei due alpinisti morti sotto la neve nella zona di Sestriere.

Una valanga nel Sestriere ha travolto oggi pomeriggio due alpinisti, uccidendoli. Una delle due vittime era il famoso Carlo Alberto Cimenti detto “Cala”, lo scialpinista che scalò il Nanga Parbat nel 2019 ed ha compiuto molte altre mirabolanti imprese nel campo alpinistico.

Aveva vinto anche il Covid appena iniziata la pandemia, come condiviso sui suoi social media: “La mia attenzione non è più al chilo o meno che ho preso per poter volare con quella vela o no ma è fissa alle tacchette del termometro, a ogni respiro che non deve essere peggio di quello precedente. E così vado avanti, giorno dopo giorno. Il mio obiettivo ora non è arrivare in cima a una montagna, ma arrivare al giorno dopo nelle stesse condizioni attuali o, magari, anche un pochino meglio”.

Il quarantacinquenne piemontese avrebbe compiuto gli anni il 14 febbraio, nel giorno di “San Valentino” e guarda caso quest’anno anche di “Carnevale”. Lo scherzo più grande di tutti averlo perduto cosi, in terra nostrana, dopo tutte le grandi imprese compiute in giro per il mondo.

Tragedia nel mondo dell’alpinismo: muore il famoso “Cala”, deceduto sotto una valanga

È stato inoltre l’unico italiano ad ottenere l’onoreficenza Snowleopard nel 2015, come unico ad aver raggiunto le 5 cime più alte del mondo (più di 7000 metri) e discenderle “a bordo” dei suoi sci.

Oltre a Cimenti, l’altro alpinista deceduto è l’amico e compagno di avventure Patrick Negro, anch’egli travolto dalla furia della neve, senza riuscire a liberarsi dalla furia della valanga venuta dalla zona della Cima del Bosco e del Col Chivat.

Intervenuto immediatamente il soccorso Alpino Piemontese, il comunicato era stato estremamente perentorio e senza lasciare speranza alcuna: “Da una prima ricognizione effettuata da valle con il binocolo, è stato notato un evidente distacco valanghivo al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana”.

 

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