Il ricordo di Li Wenliang, il medico che scopri la pericolosità del covid e tentò di contrastare la Cina
Nell’anniversario della sua morte avvenuta il 6 febbraio del 2020, la città di Wuhan vuole omaggiare il medico, lasciando un messaggio a lui dedicato: “Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”.
Tutto comincia quando Li, medico oftalmologo della cittadina di Wuhan, nella provincia cinese dell’Hubei, scopre che una serie di pazienti aveva delineata la stessa sintomatologia; estremamente preoccupato di un ritorno della Sars, condivide sui social media il suo pensiero sulla questione, ma viene subito additato dal governo cinese come un propagandista antigovernativo.
Successivamente Li viene arrestato dalle autorità cinesi per le parole a loro avviso totalmente false, ma successivamente, quando anche prima in molti paesi dell’Asia, poi in Europa e poi nel mondo il covid inizia a diffondersi, il medico viene scarcerato per combattere il virus in prima linea, morendo contagiato da un paziente dell’ospedale dove prestava servizio contro il nuovo nemico.