Continua incessante la scoperta di centinaia e centinaia di cittadini senza requisiti per ottenere la misura sociale.
Una mandria, un esercito di furbetti pronti ad intascar il reddito di cittadinanza anche formalmente senza requisiti. Qualcosa alla quale si è purtroppo abituati, la misura spesso ha delle lacune per quel che riguarda la componente organizzativa che dovrebbe selezionare i nuclei familiari realmente bisognosi di un aiuto da parte dello Stato. Quello che si è scoperto in Sicilia, no è in realtà una sorpresa, e l’operazione della guardia di finanza, denominata “festa in maschera”, ha portato alla luce, dinamiche che in realtà no sono affatto nuove.
Liberi professionisti, avvocati, artigiani, trafficanti di droga, l’operazione delle fiamme gialle ne ha scovate di tutti i tipi e di ogni estrazione sociale e professione. Le persone fermate nel corso dell’operazione sarebbero 175, che nel corso dei mesi, senza possederne i requisiti, avrebbero intascato la bellezza di 1 milione e 120mila euro circa, complessivamente. Bloccata, inoltre, l’erogazione di quasi 500mila euro per 109 persone segnalate tra i comuni di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti.
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Reddito di cittadinanza: Trafficanti di droga e non residenti in Italia tra i fermati
Tra i fermati all’interno dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, si e trovato davvero di tutto. Dall’artigiano, all’avvocato, all’ambulante, passando per il trafficante di droga. Già perchè altre indagini hanno fatto emergere il ruolo di alcuni tra i fermati, protagonisti di un traffico di sostanze stupefacenti.
Tra i fermati, inoltre, un uomo non più residente in Italia da due anni. Qualcosa di assolutamente illogico. Il problema, spesso, purtroppo risiede proprio nella non disponibilità dello Stato ad effettuare tutti i controlli del caso prima di assegnare il Reddito di Cittadinanza ad una persona o ad un nucleo familiare.
