Immagini che hanno scosse le stesse forze dell’ordine, intervenuta nel momento in cui ci si è accorti del fatto.
Cimitero di Torri di Quartesolo, nel vicentino. La scena che si sono ritrovati davanti agli occhi gli agenti delle forze dell’ordine intervenuti sul posto è agghiacciante. Bare aperte, tombe profanate, tutto distrutto, tutto sottosopra alla ricerca di qualcosa di molto particolare. Gioielli, oggetti preziosi, oro. Questo è quanto cercato dai ladri, in quella particolare zona del cimitero. Li, alcune tombe sinti, hanno attirato i malfattori per l’usanza tradizionale di seppellire i morti con indosso oggetti preziosi.
I ladri, che, considerato il tipo di lavoro sembravano dei veri e propri professionisti, hanno meticolosamente staccato i marmi dalle tombe e poi estratto le bare, per poi frugarci dentro. La scena raccapricciante davanti agli occhi degli agenti è indescrivibile. Bare ovunque, tutto danneggiato, tutto distrutto. Orrore tra i parenti delle vittime per un episodio che ha scosso profondamente la comunità locale, oltre che chiaramente, quella sinti presente in zona.
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Furto al cimitero: violazione di sepolcro e danneggiamenti
L’indagine, partita subito, da parte delle forze dell’ordine, per violazione di sepolcro e danneggiamenti si concentrerà quindi su eventuali indizi lasciati dai malviventi sul luogo del furto. A quel punto si potrà cercare sulle bande attive in zona, o su professionisti singoli magari conosciuti dalle forze dell’ordine. Un lavoro di certo molto complesso ma che in ogni caso serve a far luce su questa orribile vicenda che ha scosso davvero ogni singolo protagonista.
Fatti incresciosi, inimmaginabili, avvenuti con tecnica e premeditazione. Il fine, rubare gli oggetti preziosi dall’interno delle bare, in molti casi è stato raggiunto, ed il bottino che i ladri si sono portati a casa, alla fine dovrebbe essere stato anche abbastanza cospicuo.