Non era neanche zona gialla, e già c’è da essere neri di rabbia

Le città hanno festeggiato la zona gialla, ben prima del suo inizio. Domenica di fuoco in tutta Italia 

Sarà stata la bella giornata. Sarà stato il profumo di nuova, e rapida, libertà. Saranno stato l’ormai anno di clausura. Ieri però gli italiani non hanno resistito. La paura del covid non ha sconfitto la voglia di prendere aria delle persone, ed ecco che arriva la polemica.

Il ministro della Salute venerdì aveva comunicato che il paese si sarebbe spostato in zona gialla, ad esclusione di cinque regioni. E per evitare le resse dell’ultimo della settimana che avevamo visto sotto natale, ecco che cambia il giorno della liberazione. Dalla domenica, si passa al lunedì. A poco è servito però, una premura che non ha interessato quasi nessuno.

Agostino Miozzo coordinatore del Cts lo aveva detto. Il ritorno in area gialla “non significa normalità”. E’ necessario “evitare assembramenti” poiché c’è il rischio “assolutamente reale che la curva schizzi rapidamente verso numeri difficilmente gestibili”. Poi il remind a quest’estate “molti si sono proiettati al ritorno alla normalità senza comprendere che il virus era, come oggi, attorno a noi”.

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Non era neanche zona gialla, e già c’è da essere neri di rabbia. Roma e Milano in festa

La capitale ha accolto con una felicità incontenibile quello che il ministro ha detto, al punto da festeggiare anche troppo. La gente si è riversata in strada, via del Corso era piena. Lo Shopping frenetico è stato incontrollabile. Famiglie già pronte per il carnevale.

Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avvertito: ‘La zona gialla non significa scampato pericolo’.’Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane”, ha spiegato. Ma i nostri concittadini hanno fatto orecchie da mercante, ed ecco qui il risultato.

Non si è comportata meglio Milano. La Darsena dei navigli è stata invasa dai tantissimi giovani appollaiati a bere qualcosa. Il bel tempo nell’uggioso capoluogo lombardo non ha lasciato scampo ai divieti, ed allora ecco di nuovo tutti in strada.

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