Roberto ha rifiutato una somma considerevole dopo la morte del figlio Giovanni per il tragico incidente della caduta del ponte nel 2018.
“La vita di mio figlio non ha prezzo, voglio giustizia”. Le parole che esprimono il dolore, il dolore di un padre, quella tristezza infinita di perdere un figlio cosi giovane, in una maniera cosi tragica.
La storia di Roberto Battiloro, padre di Giovanni, una delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova nel 2018, uno dei tanti familiari disperati per aver perso i loro cari.
Ma la storia di Roberto ha un altro particolare che dimostra quando la vita di quel figlio che ha perduto sia più importante di tutto, più importante di qualsiasi altra cosa. A Roberto infatti era stato offerto un maxi risarcimento di ben un milione di euro, pagati per il suo silenzio. Ma lui non ci sta, rifiuta la sporca offerta.
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Tragedia Ponte Morandi: papà di una delle vittime rifiuta risarcimento milionario in memoria del figlio
A raccontare questa storia della richiesta di risarcimento economico è stato Sandro Ruotolo, senatore della Repubblica, che ha spiegato: “A Roberto Battiloro, il papà di Giovanni, una delle 43 vittime del Ponte Morandi hanno offerto un milione di euro per chiuderla lì. Ma lui ha detto no: “la vita di mio figlio non ha prezzo, voglio prima verità e giustizia”. Ti abbraccio caro Roberto, stiamo tutti con te”.
Al via oggi primo febbraio il processo nell’incidente probatorio-chiave che riguarda il crollo del Viadotto Polcevera, meglio noto come Ponte Morandi, nei pressi di Genova, avvenuto durante il 14 Agosto del 2018, che ha portato alla morte di 43 persone.
Per il terribile fatto sono finiti nel registro degli indagati 74 persone, fra alti dirigenti e tecnici di Autostrade per l’Italia e del Ministero delle Infrastrutture, oltre che delle società Aspi e Spea Engineering.